giovedì 23 febbraio 2017

Non ci sei più

Ho lasciato per giorni il pc spento. Non ho sentito il bisogno di accenderlo, dopo quei giorni così lontani, anche se pochi, il mondo può disperdersi in un pezzo di mare, in una minuscola fetta di cielo.
Sono piccoli gli uomini, hanno mondi troppo stretti per me, e mi accorgo che la mia libertà è troppo grande per esserci rinchiusa dentro. Mi rendo conto che gli esseri umani, certe vite più che lavori in corso sono polvere vagante, irrimediabilmente fastidiosa.
E io ora guardo dritto davanti a me, come se la vita, purificata dal sogno antico e ricorrente, mi stia quasi spiazzando con la sua luce dentro e con le sue irrimediabili tenebre di fuori.
Ora ho tutto un mondo in cui spaziare, ho lasciato spazi aperti per nuove conquiste, pensieri liberati dall'angoscia di restarci perchè il destino così avrebbe voluto. Ma troppo lavoro ci sarà ancora da dirigere dall'alto prima che certi uomini capiscano e tornino indietro, senza più guardare avanti, in quei sogni che sono diventati abissi.
Ho lasciato tutto, senza rincorrere, senza affaticarmi. Ho lasciato scorrere i giorni come se sulla pelle debba portare via e lavare cicatrici immense. Risanate.
Risanata. Libera. Bella. Con il mio cuore nuovo. Col cuore.


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