mercoledì 21 giugno 2017

Confessione

Le parole di mio padre oggi, mi hanno costernata. Avrei potuto restare paralizzata e spaventata. Mi ha detto: "Figlia mia, provo dentro una grande tristezza, non so se è una mia sensazione oppure è da parte di Dio, Sento che tu hai qualcosa di grave e sono preoccupato, sono spaventato!"
Non hanno mai tenuto conto di nessuna fragilità che potesse toccarmi: né malattie e morte che potessero fermarmi. E ora queste parole.
Non sono mai serviti i miei gridi di dolore, le mie malattie per spaventarli, come fossi una donna indistruttibile, immortale. Ho sentito la sua voce rompersi attraverso il filo del telefono. Lui sente che io sono forte e che può dirmi una cosa tanto grave senza farmi del male. Anche questo pensano, che io non abbia paura di niente.
Ma la vita cos'è? La stupidità degli esseri umani li fa sentire intoccabili.
La mia forse, che vedrò Dio!


Inascoltata

Sto male, e non c'è niente che io possa fare. In questi momenti troppo duri da sopportare, da dire, da condividere, sento la mia impotenza che non mi lascia un attimo di respiro. Prego, invoco, spero e qualche volta pretendo. Invece niente. Tutto procede in questa terribili notti insonni che non passano mai e mi lasciano prostrata, stanca. Non si può  restare sveglie notte dopo notte, ascoltando questo corpo che grida aiuto e non poterci fare nulla.
Chiedo aiuto a Dio e sento il suo silenzioso amore, senza una precisa risposta.
Ci sono mostri che ti divorano lentamente e dai quali non si può essere difesi. Neppure la fede serve.
Vorrei chiudere gli occhi per riposare, sentire il mio corpo rilassato su fresche lenzuola. Invece tutto è troppo ruvido, perfino il tempo che, inesorabilmente, mi scopre nuda e indifesa.


venerdì 16 giugno 2017

Più mi conosco e più sto bene

Ho deciso che voglio gioire, sono stanca di cercare di far contenti tutti, quando poi più dai e più devi rincorrere. Voglio imparare ad apprezzarmi, ancora di più. Tanto chi non capisce il senso delle cose che dici o fai, non capirà neppure se glielo spieghi a lettere cubitali.
Oggi ho un senso di benessere fisico, stranissimo, come non ricordavo da tempo. Mi sembra di essere tornata ragazza. Ho una leggerezza nell'anima così bella, stupenda.
Sembra che si siano spezzate delle catene, anche se tutto è invariato, anzi, fa caldo, c'è un'umidità che io odio e non mi sento fresca come piace a me. Fresca mi sento dentro, però. Ed è bellissimo...davvero bello!

Proteggersi

Non sono gli altri, sempre a farci male, ma noi a noi stessi, dal momento che permettiamo alle persone di arrivare dove arrivano.
A volte non è facile dire di no, avere la sensazione di essere egoisti anche se non è vero e permettere agli altri di approfittarsi di noi.
Ho cercato di correggermi e farmi correggere da Dio a imparare a dire NO. E' stato difficilissimo perché i sensi di colpa che ci hanno inculcato primeggiano e fanno da padroni.
La cosa più difficile è non diventare freddi, trovare la giusta linea di umanità che può fare davvero del bene. E questo è importante davvero! Dobbiamo affinare i sensi e la logica dell'intelligenza che sa comprendere quando è il caso anche di rimetterci qualcosa, se necessario....

Parole confuse

In questa apparenza avrei potuto morirci, perché non ho mia capito tante bugie, se non che, forse,  prima che agli altri, gli esseri umani le raccontano a se stessi. Che tragedia!
Ci si racconta favole per scongiurare il dramma. Ma non si può tenere in piedi qualcosa solo perché lo si dice, mentre nel cuore tutto è già spento.
Il tempo non potrà tenere fede alle bugie.
Ho visto storie incredibili,vissute tra odio e amore. Un giorno alle stelle e un altro alle stalle. Alti e bassi che sanno di qualcosa di deteriorato. Ma forse non ancora metabolizzato o accettato.
Mi fido più delle mie sensazioni e rivelazioni che delle parole degli uomini.
E se so leggere bene nell'animo umano o forse in ciò che sento nel cuore e posso solo aspettare per vederle adempiute. Ma non ne sono felice, certamente.
Anzi, le cose tristi, non possono rendere felice un cuore sincero!

giovedì 15 giugno 2017

Neppure "l'amore" può!

Ho trovato una poesia chiusa in una busta, scritta tanti anni fa e l'ho letta. Ci si può commuovere da soli, anche se è qualcosa scritto da noi. Chissà che guazzabuglio si nasconde nel cuore di ogni essere umano. I ricordi sono riposti in una cantina impolverata, ma se il cuore non lo è, se la conoscenza di se stessi è chiara e schietta, non ci possono uccidere. L'errore di lasciare tutto nascosto e insoluto non produce vita, ma morte.
Se solo si capisse questo!
Così non basta neppure l'amore per stare bene.
Ci sono quelle cose mai risolte che diventano malinconici pensieri.
L'amore mal dato, incerto, uccide più di mille schiaffi in faccia.
Una strana tristezza, lontana lontana, mi pervade.
Sono gli esseri umani ad avermi delusa. Non perché mi debbano qualcosa ma per l'aridità del loro cuore, per la loro mancanza di conoscenza. Soprattutto di se stessi.
Sono stanca delle ingiustizie che troppo spesso diventano autentiche violenze di gnomi ignoranti.
Se solo fosse l'intelligenza e la bellezza a colpirti forte, se solo fosse l'autentica poesia, oppure il vero amore. Ma no, non è mai questo.
E' sempre la bruttura di chi ti sta intorno che ti contamina.
E così non basta l'amore, quando è malato, incerto, cupo, brutto.
Se non è luce tutto diventa tenebre.
E si sa, le tenebre non ti fanno camminare.
Figurarsi correre o volare!


martedì 13 giugno 2017

Da lontano

Ci si trova a vivere vicini e diventa un inferno. Credo che oggi gli amori siano vissuti da lontano perché è più facile. Così vivere insieme diventa la tomba dell'amore, difficile e quasi impossibile. Come lo è condividere.
Oggi le persone si amano attraverso internet, a distanza. Non ci ho mai creduto fino in fondo. 
Senti il mio respiro e bevi le mie lacrime, guardami e ingurgita la mia tristezza, dal vero! Ché da lontano è poesia. 
Poveri illusi!
Poveri illusi gli esseri umani che coltivano erbacce a distanza. Che sono così stolti da non capire che la realtà e la fantasia diventano un calice amaro da bere.
Così, sesso virtuale, amore a distanza, scatti e pezzi di vita che frantumano l'intero quadro.
Se non torniamo alla realtà moriremo di inedia e solitudine.
Se non torniamo alla realtà costruiremo amori a distanza e faremo viaggi con occhiali tridimensionali girando il mondo. Ma anche gireremo il mondo pensando di salvarci, mentre ci portiamo dietro noi stessi, a volte squallidi e insoddisfatti. Oppure scaleremo rocce per raggiungere le vette  e ci faremo selfie ostentando sorrisi senza saper vivere l'amore.
Saremo e vivremo a distanza.


Finché si può

Si nasconde, si dissimula, si finge e lo si fa fino alla fine. Fino a che non lo si può più fare perché nascondere, non si può più.
E' tipico di tutti o quasi, fingere che le cose vadano bene anche se tutto cade a pezzi. Mi sto meravigliando ancora di cosa si nasconda nel cuore. Troppo perfino per una come me che di cose ne ha dentro tante.
Mi chiedo perché lo si fa. Se il senso di fallimento diventa meno crudele se resta nascosto dietro le tende dell'anima.
La felicità si ostenta e il dolore si copre.
E qualche volta, ormai scoperto, diventa autocommiserazione...

lunedì 12 giugno 2017

Riempire il sacco...

Quanto spesso ci si illude di rendere felici gli altri, anche se il loro mondo è povero, pieno di erbacce, di mancanza di amore che viene chiamata in mille modi, perfino la follia di una mente può apparire affascinate per qualche tempo, fino a che non ti rendi conto che vuole inghiottirti per uccidere la tua anima e frantumare il tuo cuore. Lo chiamano amore ma non è altri che un sorso d'acqua per curare una malattia profonda. Non ci vedi per chissà quanto tempo e ci provi a tenere in piedi un edificio pericolante o una torre che nemmeno quella di Pisa è così fuori dal suo baricentro.
E ci provi a non capire che tu stai buttando tutto in un sacco di immondizia bucato che disperde.
Non ti arrendi, vero? Non lo puoi fare. devi dimostrare che con tutto quel che ci metti di te puoi ricostruire, rimettere in piedi, tenerti stretto e non arrivare al fallimento. Invece ci arriverai, magari tardando un po' ma la realtà si schianterà su di te, sfondandoti lo sterno!
Non si può camminare in due, andando nella stessa direzione, se devi tirare un carro pieno, ma pieno di robaccia, di idee, di insoddisfazione, di malattie mai curate dell'anima. La bellezza non è quel fascino sottile e perverso di un dolce e apparente sorriso malato.
La seduzione, è seduzione perché ti prende nel laccio, ma non sai mai cosa si prospetterà dopo.Questo è il motivo per cui ho sempre odiato sedurre. Voglio essere amata io! E vista dentro, nella reale complessità del mio essere,  nella vera fragranza del mio giardino.
Non puoi evitare di rompere certi legami, quando ti rendi conto che non c'è niente di ciò che ti aspettavi anche se le promesse erano con un per sempre amici, per sempre sposi, per sempre..per sempre...
sarà come la chemioterapia su un tumore ormai diramato alle ossa e in tutto il corpo.
Non fermerai niente.
Non ce la farai.
Io l'ho capito.



venerdì 9 giugno 2017

Sarò bella per me

Gli occhi che guardano sono inquinati dal cuore, dall'anima, da filtri ormai obsoleti dei propri pensieri. E non mi fa nemmeno più effetto sentirmi dire continuamente "Come sei bella!" Adesso accade sempre più, più che da ragazza e diventa quasi imbarazzante. Ho fatto fiorire così tanto la mia  anima, che ora chiamano energia, quando cercano di parlare senza volersene più andare o lasciarmi andare via.
Che importanza ha?
Vorrei sentirmi amata in un letto, quando l'energia non si sente più uscire dal mio corpo, quando dolorante e imperfetta cammino lentamente sulla strada della vita. Forse anche meno perfetta  e meno bella.
Vorrei far venire i brividi con uno sguardo, con una parola, con i ricordi lasciati mentre proseguo il mio percorso. E forse già accade. Silenziosamente.
Ma la cosa che vorrei essere è una poesia: romantica, bella, piena di dettagli che non possono più riprodursi. Vorrei essere un brivido che scorre dentro, un pensiero pungente, amore puro, parole che restano, un bruciore nell'anima.
Come il laser che pulsa sulla pelle.
Ho costruito troppo.
Ho vissuto troppo.
Ho amato troppo.
E ora so che, senza parole posso camminare lentamente, silenziosamente, posso lasciare la scia di me.
E diventare la storia raccontata in un libro e riletta mille volte.
Per non essere dimenticata.
Essere Unica.

giovedì 8 giugno 2017

Se...

Me ne rendo perfettamente conto, io ho costruito la mia essenza nel dolore di voler essere bella: dentro.
So che è stata un'impresa ardua, quasi impossibile in un mondo che non sa guardare oltre l'apparenza.
Ce l'ho fatta?
Sì! lo sposso gridare a lettere cubitali.
Sto scoprendo realtà allarmanti e anche tristi.
L'apparenza non può reggere e non dà felicità, non può farlo, non deve farlo.
Perchè deve valerne la pena di soffrire per quel sogno di essere un giardino profumato e bella, di una bellezza trasparente e dolce.
Oltre la stessa intelligenza.
"Saresti una dea se..."...
Chissà se guardando all'oggi, lasceresti andare questo questo "se"...

mercoledì 7 giugno 2017

Tra le righe la tristezza

Non si vede solo con gli occhi, non si sente solo con le orecchie e non si parla solo con la bocca. La mente: è tutto li!
E nella mente, usata, martoriata, sofferente e piena di ricerche, sento che certe cose si sono formate. La pacatezza di una voce silenziosa che mi dice: sono arrivato a comprendere.
Non è tutto oro quel che luccica, vorrei dirgli. Non è così?
Lo hai capito cosa nasconde l'animo umano, e come confondono le idee e le illusioni, e come accecano i desideri?
So che hai capito. Non puoi più tornare indietro. Stai facendo scorrere i pensieri che ti portano nella mia direzione. Sai, si capisce sempre troppo tardi il valore delle cose.
Quante volte hanno voluto confondermi nella massa! Quante volte hanno voluto simulare la mia essenza o hanno creduto di trovarla altrove!
Ora lo so.
Perchè non è tutto oro quello che luccica. E non si forma in un giorno una bella anima!