mercoledì 30 settembre 2015

Ovunque, ma col cuore


Non ci credo più in quelle facce da angioletti che nascondono serpenti velenosi o vampiri pronti  a succhiarti il sangue. Che stupidi siamo, anche Satana si trasforma in Angelo di Luce. Chi crediamo di essere, i più furbi? Devi guardare molto dentro e oltre le parole e anche gesti. Ci vuole perseveranza per capire che solo l'amore vero non ha maschere, tutto il resto, credimi, potrebbe essere che da un momento all'altro ti stritoli il cuore...

Non si può


Se solo fosse stato in passato, avrei fermato quel parlare, avrei creduto di dover fare qualcosa che la convincesse. L'ho fatto spesso e sono stata odiata, anche se avevo pienamente ragione. Sono stata zitta, invece. Non serve a niente, gli occhi dei ciechi può aprirli solo Dio... ad una condizione però: che il cieco voglia vederci...

martedì 29 settembre 2015

Ho fatto un sogno


Uno di quelli che poi si realizzano, di quelli che ti dicono come andrà a finire. Io li riconosco ed era molto tempo che non ne facevo uno così. E mi spiace davvero, credimi, ma non sarà bello il finale. Non so perché ho un magone nel cuore per te. Non avrei pensato di potermi sentire così...eppure, mi sto sorprendendo...vorrei fossi felice...perché l'amore è questo che vuole, fare o vedere felice chi si ama...

Chiamami Amore




In questo mondo artificiale,  fatto di sogni che vorremmo si realizzassero, del timore di restare soli, del desiderio di avere una vita realizzando i nostri desideri,  del fatto che abbiamo paura della solitudine, e anche di quell'essere capaci di illuderci, c'è di più, pezzi di verità nascoste nella profondità del cuore a cui diamo nomi diversi. Qualche volta ci accontentiamo di qualcosa che assomiglia a quello che invece vorremmo davvero, ma continuiamo a tenere in piedi rapporti che ci creano continui conflitti, insoddisfazioni, ansie e paure, cercando di viverci quei rari momenti in cui tutto sembra funzionare. Ci costruiamo i nostri castelli.
Però ci sono cose che tornano e ci inventiamo modi strani di chiamarle: amicizia, ricordo, passato, rapporto impossibile, inaccettabile, e mille altri, tranne che dargli il nome giusto quando senti che continua a pizzicare il cuore. Poi lo ricacci dentro e vai avanti  a costruirti la tua favola. Per quanto tempo non si sa. Però io amo la verità e che mi si inserisca nel contesto della verità. Fa niente se fa male da cani.
Allora sai che ti dico?  Se mi devi chiamare in qualche modo fai come vuoi, ma se devi darmi il nome giusto, chiamami Amore...

Un mondo inventato


E' una cosa che faccio fatica a concepire quell'inventarsi, illudersi, che molti fanno. Si raccontano storie fino a che qualcosa le sgretola. Davvero, io non sono così. Io credo all'impossibile, e resto ferma su certe questioni perché so che Dio mi blocca in quella posizione, ma se fosse per me guarderei sempre e per sempre dentro di me fino a scandagliarmi a pezzettini. E lo faccio. Non mi racconto bugie né tanto meno costruisco mondi artificiali e storie che non stanno i piedi. Far coincidere questo realismo con la fede è cosa pazzesca, ma pure è stato possibile.
Così continuo a chiedermi come sia possibile dare nomi diversi alla verità. E faccio fatica a sorbirmi certe cecità e non poter fare nulla...ma la botta prima o poi arriva...


lunedì 28 settembre 2015

Resta come sei!


Lo ripete molte volte, e lo fa con tutto il cuore. Mi dice che non sono sola, che devo restare come sono e che c'è potenza in me. E io capisco che la vita non è facile ma qualcosa di bello te lo dona, un incoraggiamento e qualcuno che ti ama davvero. E io ne ho di persone che mi amano, lo so. Magari non chi avrebbe dovuto ma non importa.
Quando cammini su una certa strada accadono molte cose e a volte ti senti venire meno, ma il tempo paga. E sta pagando profumatamente.
Lascio andare cose e persone.
Ho timore che la nuova vita che si prospetta possa deludere le mie aspettative ma ho deciso di fidarmi di Dio e se lui mi dà la forza, allora non ci sarà certamente delusione. Molti si illudono ma alla fine ciò che conta sono i fatti.Vedremo gli dico.
Vedremo.

Cuore

domenica 27 settembre 2015

Sorprendente


Resti nel cuore e ti resta nel cuore. Così è la vita. Neppure gli anni cancellano certe persone e avvenimenti. Per due volte consecutive, oggi, ho rivissuto momenti immensamente importanti.
Ci sono situazioni che allontanano per qualche tempo e poi altre ti fanno ritrovare. Alcune parti di passato ritornano per restare. La vita è formata da momenti, se guardi troppo da vicino non capisci il senso di molte cose. Oggi ho capito che quello che avevo nel cuore era verità, se non si realizza subito non puoi pensare di esserti sbagliata. Sempre di più la vita m'insegna che la pazienza è la virtù dei forti e che il mio sentire è terribilmente vero.
Ci sono state frazioni in questo giorno che apparentemente non sembrano essere collegate l'una all'altra, eppure so che non è così. L'ordine delle cose è perfetto. Ho capito.
Non so quando, ma capirai. Forse capirai anche tu...

sabato 26 settembre 2015

Percorsi



Non c'è la logica umana in certe cose ed è così che voglio guardare la vita e capirla. Osservo strade così ripide e stravaganti diventare percorsi indispensabili per alcuni. E anche se gridassi a piena voce, non servirebbe a niente. Ora capisco qualcosa in più. Nel mio modo di guardare è cambiata la prospettiva e il bene lo vedo come se avessi un'altra mente.
Mi commuove questo nuovo modo di essere, vedere, sentire. Pensavo di aver raggiunto un buon livello, invece non è mai abbastanza. Cambia qualcosa e cambia tutto il resto.
Ci sono strade segnate e un capolinea, deviazioni momentanee e ritorni improvvisi.
Ci sono percorsi incomprensibili, irriverenti che donano vita.
Ci sono viaggi stravaganti che conducono a se stessi e a Dio.
Guardo. Ti guardo.
E sento. Senza più sentirti.
Però la voce che sussurra nel cuore è una certezza.
E' l'unica certezza...

venerdì 25 settembre 2015

Polvere di stelle


Quando non guardi più negli occhi e manca il contatto, quello del leggerci l'anima, allora qualcosa è accaduto. La distanza e il silenzio, diventano sofferenza.
Voglio credere che Dio sia con me. E fidarmi.
Ho speso troppo amore, troppo amore. E non basta il mondo intero per ridonarmelo.
Adesso sento questo. So che arriva da Lui, ma la dispersione di me è come fosse un cielo stellato in una notte buia, come polvere dorata che tutto fa risplendere.
E per quanto sia così, stasera ho voglia di piangere un po'...
Che sia il timore di aver disperso inutilmente la parte bella di me?

Momenti così!


Guardo quella scena e dentro mi si muovono perfino le viscere, si contorce tutto. Mi specchio negli occhi degli altri, nelle loro paure, incapacità, timidezza. E sono qui a dirmi che non ho più voglia di mostrare niente. Tutti pensano di poter trovare quel che cercano spostando lo sguardo altrove. E non sanno che la costruzione di una vita è fatta di milioni di attimi che si imprimono dentro e ti fanno da pelle. Non so chi lo comprende. Io sì, mi sento e so che non c'è nessuna necessità di farlo notare, un cieco non ci vede neppure se glielo spiegassi.
Ci sono cose struggenti, che non so descrivere se non con il silenzio e forse con gli occhi o con quei silenzi che valgono più di mille parole. Raccolgo lacrime. Non mie.
Quando impari ad essere quello che devi e il tuo cuore cammina con te non c'è più tempo di pensare chi e come e perché la gente non capisca, oppure perché pensa di capire restando così fuori dalla tua dolcezza.
Anche stavolta so come andrà a finire.
E non vorrei.
Mi rende perfino un po' triste.
Che ci posso fare se Dio mi racconta il finale?
Ma non so gioire più, anzi, ci sono alcuni momenti in cui prego che il finale possa cambiare. Perché mi spiace veder soffrire.
Sono capace di farlo adesso, con tutta me stessa, anche se una parte di me si frantuma in mille pezzi, e neppure so perché.
Sono delicati i pensieri del cuore! Non so raccontarli.
Mi dicono che sono belli i miei. Lo dicono in tanti. Eppure ancora qualcosa manca. Qualcosa manca sempre...
E forse non è mai un vero addio questo...anche se lo vorrei...Dio sa quanto lo vorrei!


giovedì 24 settembre 2015

Dubbi


Mi sarei fatta  aprire il cuore per la sicurezza che lo aveva invaso. Eppure tutto può cambiare!
Sai, io ora vado contro-logica, forse la vita mi ha portato a questo lentamente, vivendo.
Dovevo pranzare con lei, mi sono preparata con cura  e messa alla guida. Neppure giunta a metà del tragitto, transenne ostacolavano il percorso, allungo lo sguardo: un giovane steso a terra, una moto, un elicottero e da lontano il suono di un'ambulanza. Ci ho pensato. Come sempre ci ho pensato: la vita è un soffio. E la viviamo come se ogni progetto potrebbe essere eterno. Se ti riservasse pochi anni hai perso quello a cui tenevi davvero per dare retta alla logica, alla ragione. Ma tu non sai niente. Niente. E neppure io.

Soffio


Non so come ma accade, in certi momenti si delineano particolari che non sono discutibili. La fede è credere, anche se non si comprendono bene i piani che Dio mette nel cuore.
Sono intensi certi momenti e l'amore non si può capire, spiegare, particolareggiare. Ho sentito solo che c'è ed è moltissimo. Lui ha parlato in questi giorni varie volte. Quel che vedo non coincide ma pure, è tutto troppo chiaro nel cuore per poterlo mettere in discussione. Non esistono coincidenze, ma certi piani di Dio sono più complessi di quanto si possa supporre e capire. E ho guardato dentro dettagli e parole, prendendole così, come un dato di fatto, come qualcosa da non discutere.
Non è stato facile arrivare a questo. La ripetitività di certe affermazioni fatte da persone diverse non è più da mettere in discussione.
Non so come ma così sarà. Certe volte all'improvviso ci sembra impossibile, ma io so che tutto è possibile a Dio.
Avrei voluto fosse desiderato, cercato, bramato, e per orgoglio non avrei pensato di dover vivere il fatto che il piano di Dio fosse accettato. Non è bello.
Però voglio dichiarare che mi fido...


mercoledì 23 settembre 2015

Nient'altro


Hai perso pezzi di vita, senza sapere che alla fine arriverai in quell'esatto punto. Se devierai avrai gioia effimera, non potrai godere la piena fermezza del tuo cuore. Avrà battiti ambigui, incerti, irregolari.
Io voglio conoscere il mio posto sotto il sole, quello giusto, dal quale ricevere piena luce per vederci bene ed essere ciò che devo. Con Te.

Quel gocciolare


Giornata autunnale arrivata all'improvviso oggi,  in un gocciolare un po' triste ma profondamente intimo, mi fa vedere da una nuova prospettiva questo tempo che sta arrivando. Per gustarlo a piene mani ha dovuto esserci un "Basta" grande come un palazzo, scritto dalla mano di Dio. Ieri è stata una giornata incredibile. Dopo un giorno di lacrime e dolore dentro, ecco che si spezza una catena e torna una pace nuova. Perché si aggiunge sempre qualcosa di sorprendente nei nuovi stralci di vita da vivere!
Ero ferma alla cassa e aspettavo il mio turno, il telegramma era già pronto, e la pioggia era devastante, gli stivali bagnati, i capelli appena arruffati e l'ombrello gocciolante chiuso con un po' di forza. Sono entrata nella Posta che non vedevo niente e mi sono ricomposta subito, in piedi dritta e con gli occhi puntati sull'impiegata. Sentivo altri occhi addosso, a guardare le mie labbra luccicanti: era un bel giovane con le braccia tatuate e uno sguardo insistente. Giovane, troppo, per guardare una donna con quegli occhi. Mi sentivo spogliata anche se la mantella lasciava visibile solo un pezzo di gamba coperta da fuseaux  disegnati con toni di bianco che quest'anno adoro. Il bianco scopre l'anima, il cuore, tutto si espone. Pulito e anche un po' sfrontato nella sua infinita eleganza.
Mi sono sentita esposta come da tempo non accadeva. E girando lo sguardo mi sono resa conto che non era solo lui ad osservarmi, c'era intorno una sorta di ammirazione silenziosa. Mi ha fatto effetto. Ero come una principessa. Ho capito cosa intendeva dirmi Dio ieri. Improvvisamente.
Bisogna essere capaci di accettare certe cose, non averne paura, non volerle reprimere come se fosse un diritto non consentito...
Difficile spiegare quel che ho sentito dentro, ma è da quel momento che un rivestimento strano mi avvolge. Perché certe volte si può anche guardare un tramonto, pensando alla sua bellezza e ringraziando Dio. E non tutto è necessariamente sporco. neppure essere ammirati...



martedì 22 settembre 2015

Se solo sapessi!


Capire è facile ma molto spesso sono le cose facili a diventare le più complicate da comprendere. E poi c'è la caparbietà che gioca un ruolo importantissimo. La logica non serve, serve quel che avverrà a dare la lezione meritata. E con questo c'è poco altro da dire.....

lunedì 21 settembre 2015

Reprimere


E contenendo tutto il dolore stai male tu. In mezzo a chi si vive la vita concentrata su se stessa, non fai che pensare al bene che puoi fare agli altri e vieni divorata dagli egoisti. Il freno devi darlo tu. La rabbia è repressa e ti sta uccidendo, proprio perché non vuoi ferire nessuno: sei oltremodo cortese in un mondo scortese. Impari a dire no? Lo vuoi fare? Impari a non permettere che si vada oltre? A non arrivare al fatidico punto che il cuore si comprime e pensi di stare male ancora, come allora. Il cuore cede, forse cede da un momento all'altro. Quanto sei bella! Se lo vedessero, tutti resterebbero senza parole o con il respiro mozzato.
Ma chi vuoi che lo capisca? La bellezza, quella vera, in fondo fa paura...anche se tutti dicono di volerla incontrare. E' uno specchio che fa male...

Quando "l'amore" non fa (del) bene


Falso, che si dica che è per amore, quando non è altro che una schifezza, un andare dietro a qualcuno dimenticandosi di tutto, anche di quello che è davvero importante. Quando l'amore non fa bene non può essere amore. L'amore rende migliori. E alcuni invece mi provocavo disturbo.
Un batticuore, un rapporto sessuale, un'emozione non sono amore, e non lo è neppure l'ossessione, i progetti, quel correre continuo. L'amore è di più. Include tutto, soprattutto Dio.
Non serve a niente enfatizzare, lucidare, progettare, partire, arrivare, andare, pensare. Non serve a niente. E non serve neppure sposarsi. L'amore è di più.
Ho capito che l'amore s'incolla dentro, nel cuore, e fa bene,  del bene e ti fa essere migliore e ti fa guardare intorno e ti fa offrire, come irradiando raggi di sole verso il mondo. Non è amore quando la luce acceca te stesso, è il riflesso di qualcosa che sarà destinato a finire. Sempre.


L'amore


Com'è importante ciò che sto comprendendo. Ogni tassello si mette al posto giusto e acquista un significato profondo, come profondi sono sempre stati i miei pensieri. Sono al punto di accettare i doni che Dio ha nelle sue mani per me. Ho sempre pensato di dover meritare tutto, di dover dare, fino al punto di sentirmi a disagio di esistere prima di chiunque o di temere di non poter dare. Fino al punto di sopportare anche l'amore piccolo come un pulviscolo di chi non ha lottato per avermi, perché restassi nella sua vita. E non  parlo di uomini. Ho conosciuto davvero poche persone profonde, solo parvenze, inganni di profondità. E la vista schiarita me le mostra crudamente adesso. E non sto sorridendo.
Merito di più. E me lo sta dicendo Dio. Accetto. Lo accetto. Qualcosa già si trasforma dentro. E tutti i meccanismi sbagliati della mente li offro a Lui...
Ora so che giunge questo tempo nuovo, in cui ha senso non solo Ama gli altri...ma anche il Come....


domenica 20 settembre 2015

Bisogna restare fermi


Cambiamenti repentini, come se le parole fossero di burro e si fondessero, i sogni di cartapesta e le promesse, piccoli dettagli inutili. Niente da fare,  tutto cambia come le stagioni  e il tempo, oggi sole che ti punge fin dentro i pori e ti chiedi se potrai sopravvivere, e domani freddo e pioggia da farti gelare le ossa. E le ossa si gelano sempre se pensi che la vita è formata da uomini che il tempo lo cambiano troppo repentinamente , senza farti abituare al cambio della temperatura o stagione.
Fidarsi è difficile, sembra che dietro piccole cose ci siano grandi demoni. Che giocano a nascondino. E nessuno pare accorgersene, solo io. Sento l'imbarazzo della cosa, il turbamento nel cuore e resto ad osservare e sperare che qualcuno capisca con me, per non sentirmi troppo sola. Sì, perché si può essere strumenti del bene o del male, inconsapevolmente e se non hai la sensibilità di sentirlo sulla pelle puoi fare male da morire. Prima lo fai agli altri, e non ti rendi conto che poi, la tua incoscienza, toccherà te. E aprirai gli occhi troppo tardi per non sentirti le ossa rotte.
E' così la vita. Ma nonostante tutto, mi sorprende sempre, perché capisco che la forza che devo conservare è la mia e mia è la verità e la rivelazione di ogni cosa.
Peccato non poterla condividere!

venerdì 18 settembre 2015

(Dis)illusioni


Ho creduto che sentisse anche le cose invisibili di me, come il fruscio delle ali di una farfalla.
Ho creduto potesse leggermi dentro.
E che avesse un cuore come nessuno.
Ora mi domando:  cosa me lo ha fatto credere?

Domande


Come si fa a sentirsi in questo modo? Con troppe cose che sono come bolle di sapone, come leoni che ruggiscono dentro la gabbia. Come se il mondo fosse tutto un'apparenza e dipendesse da te saper vivere e prendere e dare ed essere.
Quando il dolore mi coglie forte forte, e mi sento vulnerabile, dimentico le Sue promesse. Lo so sbaglio, ci casco, mi lascio anch'io ingannare e so che non c'è nulla di più stupido. Gli uomini li conosco! E perdere qualcosa non è un grosso danno. Che resti ciò che deve!
Ho sentito la mia anima fremere in questi giorni, ho visto in faccia la vulnerabilità, la finzione, la povertà, l'inganno. Cosa devo capire ancora? Forse un bel niente, tutto è solo per imparare come devo essere io, solo questo. Imparare quell'equilibrio perfetto, quella sobrietà che sa di vera bellezza e fa diventare un'anima gentile, che guarda verso le brutture con amore. Perché in fondo se qualcosa ci fa male è perché lo permettiamo noi. In fondo, ognuno si deve vivere la propria vita e tu puoi fare poco, dando quel che vuoi e puoi,  ma non si risolve il problema, al limite si allevia per qualche tempo, ma non basta. Ognuno si vive la propria vita, di povertà o ricchezza che sia.
E troppe bolle di sapone sono scoppiate. E troppi leoni hanno ruggito. Ma tutto è come semrpe. Io lo sono. Anzi, ancora più bella!


giovedì 17 settembre 2015

Inutili sforzi


Cerchi di far andare le cose come pensi sia adatto e meglio per te, per tutti, per tutto, ma non sai che alla fine accadrà qualcosa di inaspettato, e non sarai tu a rendere possibile quel che stai cercando di  far funzionare, per quanti sforzi tu stia facendo è impossibile. Sembra che proceda, per retrocedere, e sono passi di gamberi: uno avanti e due indietro. Così è, quando si cerca di mettercela tutta per far andare avanti le cose, qualsiasi cosa. E non è vero che puoi farcela, forse per un tempo ma quel che è storto non lo puoi raddrizzare. Sai quante volte l'ho visto e  anche vissuto?
E' come far deviare il corso naturale di un fiume, prima o poi, anche dopo tempo, ritrova il suo letto naturale e tu non puoi assolutamente domare la natura quando si ribella.
Quella parte che cerchi di non vedere sarà come una palla che hai spinto sott'acqua che ritorna con impeto a galla.
Inutili sforzi.
Si vedrà. Lo vedrai.
E' sempre così...

Banalità


Ho creduto che il fascino fosse quello che ti prende e ti emoziona, ma ho capito che anche questo è inganno, vanità. La banalità ha tante facce. A volte si nasconde dietro la bellezza, il successo, il saper parlare, l'incanto dei sentimenti. Il tempo ne determina la forza. Il tempo, sempre lui è quel villano che schiaffeggia, mostra, smaschera.
Lo comprendo sempre più chiaramente, mentre capisco Salomone quando diceva: vanità delle vanità, tutto è vanità!
Ci sono tempi in cui gli occhi si aprono e mostrano chiaramente le infinite maschere che si fanno beffe degli uomini. Dietro e dentro le maschere, demoni, che senza farsi vedere governano vite insipide e finte.
A volte sento sulla pelle tutto questo e ne resto stupita, e in qualche modo istupidita. Le parole si smorzano. Non sono in molti a poter comprendere questo, mentre gli affanni della vita li coglie e li spezza, mentre i sentimenti sembrano occupare tutto il cuore, mentre i sogni sembrano primeggiare e diventano un giardino fiorito.
Oggi ho sentito l'alito del male arrivare come fosse la triste insidia di chi soffre per qualcosa di giusto. E non ho mezzi per dire che è un inganno, che la vita è altro, che la costruiamo e lo possiamo fare solo con Dio. Poggiata sulla roccia regge alle tempeste, ma sulla rena del mare si disfa. Eppure, anche se lo viviamo, non ci rendiamo conto che è sempre così...andiamo avanti per la nostra stupida strada, nonostante tutto, per pochi attimi, mesi o anni. E ci perdiamo il vero senso di tutto. Di quella cosa chiamata vita. E non banalità mascherate, che sono solo morte...
Qualcuno potrebbe dire che la mia saggezza rende tristi. Io invece dico che il tempo deciderà ogni cosa e, chi vivrà vedrà!



mercoledì 16 settembre 2015

Febbricitante


Se penso allo spreco di parole, all'amore che buttato via come perle ai porci, a chi strumentalizza ogni cosa per stare bene, infischiandosene delle conseguenze, allora un po' di tristezza m'invade. Bisogna troppo spesso raschiare il fondo per poter vedere cambiare le persone e la vita. E prima di raschiarlo c'è di mezzo troppo: tutta la forza che l'essere umano possiede, e troppo spesso è davvero enorme. Non si ha per fare sacrifici, ma per non mollare quel che si pensa possa renderci bene se ne possiede a tonnellate. E questo è il vero male.
Un mare di zombi camminano lamentandosi. Mi giro a destra, poi a sinistra, mi guardo dietro e poi avanti e mi sento circondata. Oggi però ho la febbre e sono stanca. Forse ho dovuto raschiare il fondo anch'io per mollare. Per mollare tutto a Dio...

martedì 15 settembre 2015

Dedicato a me...

Addio!



"I veri addii scattano nella mente, sono silenziosi. Sono i più veri, i più pericolosi. Sono quelli che tieni per te. E puoi anche continuare a sentirla una persona. Non ti avrà più se l'hai salutata dentro."
                                                                       Massimo Bisotti



E piangerei...


Quando salta fuori quella parte di me così tenera sento di sciogliermi per ogni minima cosa bella.
Vedo un'immagine: una ragazza con le gambe artificiali guarda con amore un ragazzo sulla sedia a rotelle mentre camminano per strada col loro cane al guinzaglio e leggo le parole scritte sotto:

"L'amore non conosce ostacoli, perché si ama con l'anima e non con il corpo."....


Non posso che approvare ma nel mondo questo capita raramente.La maggioranza non ha il coraggio di vivere davvero. Fa conti, crede pure di saperli fare, senza capire che la vita è sorprendente e le cose cambiano. Quelle deboli diventano punti di forza  e quelle apparentemente forti si sciolgono diventando banali. Se solo si capisse questo!
Se solo il cuore potesse essere davvero ascoltato!

So che la parte bella di me si estranea dalla cruda realtà e vive davvero quel senso profondo della vita. Perché ho capito che la vita vera è dei coraggiosi...


Tenerezza


Il vantaggio di avere un po' di vita e di esperienza è che puoi guardare le cose in modo diverso. E' un vantaggio immenso, a condizione che tu sia una persona intelligente, equilibrata e abbia assimilato quelle parti di esperienza in modo degno di ogni giorno vissuto.
Così penso a qualcosa e provo tenerezza. In fondo è anche giusto che non si nasca vecchi.
Però se il corpo risponde bene, se la bellezza non ti abbandona, e neppure la voglia di vivere, direi che oggi è il giorno più bello della mia vita. Anzi, il suo inizio.
La tenerezza che provo pensando a certe persone o fatti mi sta sciogliendo, oggi.
Penso a lui, al suo lasciarsi andare pur di avere una vita sognata e forse anche giusta. Il suo cercare segni che confermino i suoi passi, le sue scelte, ma alla fine non sono mai certezze. Il suo volere a tutti i costi, con un disordine immenso nel cuore. Il suo fare passi senza un senso logico e non sapere esattamente dove porteranno. E provo tenerezza. Già!
Perché l'incoerenza è quel po' di follia che ha le sembianze di una vita viva ma conduce alla morte.  Il bello e allo stesso tempo il terrore della vita è non sapere niente pensando di poter fermare o ottenere tutto. Megalomania allo stato puro. Oppure farsi prendere dalla paura fino alla paralisi.
Ma la verità è conservata in altri posti. Se si capisse questo, la si cercherebbe nel cuore di Dio. Con tutto il cuore...


lunedì 14 settembre 2015

Senza limiti!


Mi sono chiesta come abbia potuto sopportare per molto tempo la sua natura, il suo carattere e anche la sua limitata visione della vita. Mi sono vista cambiare, capendo che il linguaggio è legato e limitato alla comprensione delle cose. Che si può soffrire molto quando ti mettono in gabbia, e a farlo è chi neppure capisce quanto capisci tu. Mi sto chiedendo se è sempre la sofferenza a dover accompagnare un cammino. Cosa si debba fare per poterne uscire fuori, e se il rispetto per gli altri debba penalizzare l'intelligenza, e fino a che punto può farlo. Mi dico che davvero ci sono tempi diversi, un tempo giusto per ogni cosa e forse si allungano a causa degli uomini, mentre Dio vorrebbe farci volare. Quanta invidia! E quanto desiderio di primeggiare, ottenere, avere!
Mi sto chiedendo se è giusto sentire ancora una volta il mio cuore compresso in quel modo, fino a sentirti mancare il fiato. E quanto possa ancora permetterlo. Se è Dio a volerlo oppure io. O sono gli uomini, sciocchi uomini a non ascoltare e capire.
Mi chiedo se son ancora disposta a vivere nei limiti che io stessa non posseggo...e per quanto debba farlo...forse devo metabolizzare, semplicemente, che è tempo di uscirne...



domenica 13 settembre 2015

Un vera storia in questo pasticcio di racconto...


Lontano lontano, come un puntino in un cielo immenso, c'è tutto racchiuso, e in quella parte di mondo ci sono sensazioni precise, silenziose (ché di silenzio ho fatto il pieno), come di tutta la stupidità di quella presunzione che non porta da nessuna parte, aggrovigliata come un gomitolo da dipanare!
Impari, ed io l'ho fatto, a non bramare, a fermare i pensieri per capire se davvero ne vale la pena e lo vuoi. Se vuoi quella nuova vita che, forse, non avrà niente da offrirti, neppure la passione e la voglia di vivere. Ti fidi di Dio e basta.
Resto un pungolo che continua a ferirti un fianco e lo fa sanguinare. Resto dentro, come chi per forza di cose va allontanata perché non esiste alternativa. E poi si aggiunge tutto il resto, quasi bello, come tutte le cose belle di cui nemmeno sei sicuro potranno  renderti felice davvero. E ti fai forte di una mezza risposta che non sai se te l'ha data Lui o è solo un'abbaglio. O forse ti convinci che sì, te l'ha data proprio Dio. E allora ti lasci andare e per un po' credi anche di essere felice, o forse sereno, appagato. Hai costruito un sogno, lo hai decorato e delineato con dettagli che ti fanno sognare ma sei solo lo stesso, sul filo del dubbio. E lontano lontano si vede tutto questo, io lo vedo, lo sento. Sono troppo viscerale, ho le antenne che sono diventate sempre più sensibili e in più non mi fido delle apparenze, delle parole e di quel che sembra andare a meraviglia.
Ti fidi di me?
Quante volte è stato detto?
Eppure il Titanic è affondato e chi l'ha detto è morto.
Sento, vedo lontano con una vista aguzza che seppur sembrerebbe ridicolo che l'abbia proprio io, ha stupito perfino chi mi ha vista leggere un libriccino piccolissimo, che stava in una mano, senza occhiali. Eppure erano la mia debolezza i miei occhi, lo sai no?
Che ne sai allora del domani? Del bello che resta bello, del brutto che resterà brutto, e di questa costruzione senza Dio?
Dimmi: "Non hai paura?"...

sabato 12 settembre 2015

Giù la maschera!


Oh tutto è così falsamente impostato! Perché si vuole una donna o un uomo, il prestigio, la sicurezza, il riconoscimento, senza capire che niente è davvero tanto importante da essere sostituito con questo. L'amore è altro.
Oltre quel preciso punto mi sono messa a correre, e qualcuno l'ha pure capito. E i pensieri sono diventati sempre più segreti, intimi, inesprimibili.
Sono ormai fuori dal giro.
Diventare un'atleta ti allontana da tutto e la corsa è sempre più veloce, veloce, veloce per raggiungere il traguardo.
Sono così... così diversa, e non per fare scena o per atteggiarmi. Lo sono davvero. E oggi, intorno, c'era un tale silenzio. Non mi solletica l'orgoglio che mi abbiano detto che era importante il mio parlare, non importa essere al centro dell'attenzione e neppure avere sfondato porte blindate. Non conta più niente. La verità è che il mio mondo è sempre più difficile da spiegare  e le mie preghiere sempre più silenziose.
So che qualcosa accadrà.
La cosa che mi chiedo ora è: "Dove arriverò?"..

domenica 6 settembre 2015

Quando Lui vuole


Lui resta in silenzio per troppo tempo, e tu invece devi stare ferma senza traballare, sul filo, perché non puoi fare altro. La fede è questo: restare fermi senza vacillare e credere, come fosse già avvenuto. E passano anni, secoli, e  tu arrivi a non crederci quasi più,  ti muovi come ti pare tardando tutto e bloccando il tuo destino.
Ho preso il vizio di non muovermi, di non smettere di credere e di non traballare. Lo so, non è facile, per anni, per secoli, mentre quasi ci invecchi lì, ferma come un palo.
Invece resti bella, forte, rinnovata anche dopo anni e sei come una dea, senza perdere un punto di ciò che sei e sei diventata. Bellissima cosa questa! Un'esercizio di forza e di coraggio. Il premio infine, arriva...

Quelle parole...


Ma che dice? Si rende conto, oppure non dà il peso giusto alle sue parole? Va bene, Dio ha usato anche le asine per parlare, ma questo è ridicolo. Resto qui ad inghiottire a vuoto. Incredibile!
Come devo prendere quel che ha detto? Ma non capisce che sta dicendo qualcosa di davvero molto strano? Non so cosa intenda fare Dio e in che modo voglia parlarmi ma questa, posso garantirlo, è pura follia!

Forza


L'apparenza è sempre diversa e anche se non serve ad un bel niente, può fare due cose: convincere se stessi e gli altri. Sono attimi in cui noi vogliamo crederci o forse ci crediamo davvero, in cui diventa facile far credere. Non è possibile sentire e vedere il futuro se non attraverso gli occhi di di e il cuore di Dio, che ci può rendere partecipi di quello che occhio non vede e orecchio non ode.
Quando ho deciso di mollare e non avere più il controllo, mi sono resa conto che i miei muscoli erano così tirati da non permettermi neppure di riposare la notte. Le responsabilità possono diventare macigni che ci sotterrano. L'uomo può portare il suo contributo, ma chi fa crescere è Dio, con quel suo lavoro incessante compiuto nelle parti nascoste dell'essere umano. E ci vuole tempo, vicissitudini, esperienze, dolore, avvenimenti.
Non voglio neppure più affrettarmi a farci credere gli altri in quello che io sento. L'ho fatto in passato e non mi è stato di nessun aiuto, anzi, ha indurito i cuori, li ha spaventati  allontanandoli da me. Che stupida sono stata! Ho voluto accelerare i tempi o perlomeno non viverli da sola. Ma non sono mai stata tanto sola, invece!
E' pure arrivato il tempo per raggiungere un altro tassello alla storia infinita sospesa tra la terra e il cielo. Mi sono stupita dei dettagli rivelati! Però mi chiedo se sono quella di prima e se certe cose le voglio ancora. Ho troppa necessità di intelligenza che mi circondi come un abito elegante di seta. Non sopporto più di pensare che tutto debba ancora crescere e il giorno di goderne possa essere troppo lontano. E neppure ci voglio mettere troppe energie per vivere. Quel che Dio vorrà darmi mi sarà gradito. Perché so che nel tempo giusto, tutto lo sarà...
E allora dico: viva il giusto tempo per ogni cosa!

sabato 5 settembre 2015

Sogno


Neppure si può immaginare da quanto tempo avrei voluto che Dio mi parlasse attraverso un sogno e per anni non è mai accaduto. Tutte le sere mi sono addormentata chiedendogli di farmi capire, vedere. E poi stanotte, quando ero proprio arrivata a cedere e mollare, eccolo!
Non si può dare ordini a Dio ma lui sa esattamente quando parlarci e dirci le cose che ci servono. Io sono sempre ridotta allo stremo quando mi risponde, ma so anche che non mi lascerebbe mai nello sconcerto e nel dubbio. Mi sono svegliata con la sensazione che non devo temere nulla e mai pensare che ciò che si vede sia la verità. Devo stare ferma in quello che mi dice, anche se passano anni in cui la realtà contraddice ogni cosa. Ma quanto è difficile!
Ma pure oggi sono stanca. Forse è solo il fisico che per un giorno ha ceduto, ma davvero non è cambiato niente dentro di me.E questo mi preoccupa molto...:(

venerdì 4 settembre 2015

Il sorriso


Gusto la gioia di essere mia, di non essere dominata da niente. Di non guardare più le cose con occhi carnali, e neppure di curarmi più di tanto delle mille parole che mi circondano.
Oggi è così! Domani qualcosa potrebbe improvvisamente trasformarsi e lasciarci ai piedi dei nostri sogni, prostrati.
La cosa certa è che tutto può sgretolarsi, ma la verità no!

giovedì 3 settembre 2015

Nostaglia


Certe parole risuonano dentro come fossero un eco. E' da ieri che rullano come tamburi. Dio mio, ci sono giorni così intensi! Come se tutto fosse concentrato, così pieno di sapori, odori, emozioni intense e profonde, pazzesche. Quanto tempo ci vuole per sentirsi davvero donna in quel modo in cui io lo intendo? Vera come la vita, intensa come una tempesta, dolce come il miele, forte come un muro di rame, sensibile come un una nota musicale, bella come una stella!
Essere Dea.
Ci vuole tutto il cuore la mente, il corpo. Ci vuole tutto. E tempo, quanto tempo: ben speso, soffrendo, spezzandoti in brandelli di carne inutile!
Non potrai sostituirmi con niente al mondo. Lo so.
La nostalgia ti dilanierà il cuore...

In queste notti piene


Non è vero che non voglio più capire, non posso passare oltre certe cose, ci sono dentro misteri da scoprire. Intanto le parti di me che muoiono, come chi sta esalando l'ultimo respiro, recriminano di essere accolte, ascoltate, prese in considerazione. In fondo la mente che ho, ciò che sono e divento lo vuoi Tu!
Già, sono in cerca di quell'equilibrio che mi fa arrivare ancora oltre. Io non posso più fermarmi.
Non so dove caccino i loro pensieri e tormenti gli altri, quali gesti compiano per esularli dalla loro mente, come vadano avanti e quante bugie si dicano, ma in ogni caso questo sistema non fa per me.
Stupisco con la mia intelligenza, con questo quid, a detta di altri, alto, ma pure ci devo vivere in questo mondo, capirne i meccanismi e anche cosa farne della mia mente, dove proiettarla e come viverci dentro. Senza isolarmi nel mio mondo degli Avatar.
Crescere è possibile solo affrontando i problemi alla radice, dicendosi la verità, ascoltando e ubbidendo alla voce di Dio.
Poi conosci qualcuno con cui senti di vivere le stesse sensazioni, pensieri, e altre volte ti illudi che qualcuno lo abbia capito e ti somigli. ma non è sempre vero. C'è chi rimane nella sua capsula e vive accontentandosi di quel poco che vede e chi invece, non può fare a meno di andare oltre...e lo fa per sempre...e allora chi potrà raggiungerlo?


mercoledì 2 settembre 2015

Anche se pareva importante...


"In quei silenzi ci siamo persi, hanno segnato la relazione di intensità, eppure proprio quei silenzi l'hanno spezzata!". Le sue parole echeggiano nella mente, mi fanno tornare indietro. La capisco bene, troppo bene, meglio di quanto lei stessa possa immaginare. Sembra che la vita ci porti davanti persone che aggiungono pezzi di puzzle alla nostra stessa vita. Segni, per dirti qualcosa di intenso, per capire.
Oggi è stato così con lei, sembrava che nessuno potesse capirla più di me e lo ha detto, anche se forse non sa nemmeno il perché. Però io lo so, lo so bene!
Intense emozioni trasudano in giornate come quelle di oggi, umide e odoranti di passato, di vissuto, di vita, di cose che stanno dentro. Ho capito che l'intensità certe volte diventa un peso, e preferibile appare la superficie delle cose, ostinate e a volte senza seguito e senso. In quella corsa per ottenerle non  c'è in realtà niente, solo  cecità e l'oppressione della voce di Dio, anzi la soppressione, con la scusa che non si può mai sapere se veniva da noi o fosse Lui a dircelo.
Se Lui vuole ci fermerà e sarà sorprendente essere bloccati all'improvviso, prendendo coscienza di quello che dentro abbiamo soffocato. Ma è solo per amore che avviene, bisogna solo capirlo!

Un posto nel cuore


Si deve andare avanti e si deve farlo anche credendoci, ma a volte qualcuno si convince e lo fa prima di ogni cosa con se stesso. Io non ho mai capito come si faccia e forse non ci riuscirò mai . Però è una realtà, inutile farci ancora ragionamenti per poterlo escludere. L'illusione, in fondo, non è che questo!
Si può colorare un mondo di rosa, si può inventare l'amore, vivere una felicità fittizia  e anche un pace che non regge affatto. Dentro, in fondo al cuore c'è qualcosa che cerca di dirci la verità ma viene soffocato dalla mente.
Continuo a vedere tutto questo intorno a me e per quanto io lo rifiuti perché assurdo non posso che prenderne atto.
Ma il tempo diventa nemico in questo caso, e solo lui può fare arrendere chi della vita ne costruisce parti, con malta che non regge...



martedì 1 settembre 2015

Arriva così!


E ti ritrovi seduta con intorno un mare infinito di estranei. Anche se conosci qualcuno da tempo, può diventare perfettamente estraneo, fino al punto di chiederti dov'è andato a finire quello che conoscevi. E' terribile.
Momenti in cui pensi di appartenere ad un altro mondo, di esserti formata di altro amore e sentimenti, alimentata ad una mensa diversa, con cibi che hanno costruito perfino la tua carne in modo differente dalla loro.
Un mucchio di persone e tu che cammini lentamente al corteo senza capire bene a cosa serva il tuo cuore e la tua presenza. Essere così ricca da poter dire che in tanta povertà non puoi esistere.
Com'è difficile trovare le parole giuste per dire cose tanto importanti, per dire cosa senti, chi sei, cosa provi, come ragioni e vivi...
E troppa sterilità nella quale non cavi un ragno dal buco ti fa sentire troppo forte il sole e la vita e l'amore e Dio...
E ti ritrovi a gridare con tutto il cuore: Dillo tu chi sono Dio! Dillo tu!