Mi torna alla mente quel particolare sogno nel quale si parlava di tempo per poter accettare una situazione difficile, molto particolare e forse complicata. Ma il tempo s è preso gioco di noi, di lui in particolar modo.
Ne è trascorso troppo. E in tutto questo tempo, ci sono passaggi difficili, scelte sbagliate, prezzi da pagare e cari, troppo cari per poterne uscire facilmente.
Si fanno scelte, costretti dai propri sogni e si va per strade sconnesse, senza vie d'uscita ma che ti fanno ammirare paesaggi apparentemente bellissimi, nei quali la gente ci lascia gli occhi e t'invidia, mentre diventa un inferno, nel quale cerchi di non bruciarti più di tanto: il compromesso.
Il compromesso, il grigio a volte, sembra la soluzione migliore. Un colpo alla botte e una al cerchio, che male c'è?
E, poi, a furia di botte ti trovi rotto, incapace di prendere altre strade o forse, con un orgoglio ostinato che non ti permette di farlo.
Ma ci si arriva, prima o poi la costruzione crollerà inesorabilmente.
Non ci si salva la pelle, ma a volte solo lo scacco matto, conclude la partita.
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