Ho trovato una poesia chiusa in una
busta, scritta tanti anni fa e l'ho letta. Ci si può commuovere da
soli, anche se è qualcosa scritto da noi. Chissà che guazzabuglio
si nasconde nel cuore di ogni essere umano. I ricordi sono riposti in
una cantina impolverata, ma se il cuore non lo è, se la conoscenza
di se stessi è chiara e schietta, non ci possono uccidere. L'errore
di lasciare tutto nascosto e insoluto non produce vita, ma morte.
Se solo si capisse questo!
Così non basta neppure l'amore per
stare bene.
Ci sono quelle cose mai risolte che
diventano malinconici pensieri.
L'amore mal dato, incerto, uccide più
di mille schiaffi in faccia.
Una strana tristezza, lontana lontana,
mi pervade.
Sono gli esseri umani ad avermi delusa.
Non perché mi debbano qualcosa ma per l'aridità del loro cuore, per
la loro mancanza di conoscenza. Soprattutto di se stessi.
Sono stanca delle ingiustizie che
troppo spesso diventano autentiche violenze di gnomi ignoranti.
Se solo fosse l'intelligenza e la
bellezza a colpirti forte, se solo fosse l'autentica poesia, oppure
il vero amore. Ma no, non è mai questo.
E' sempre la bruttura di chi ti sta
intorno che ti contamina.
E così non basta l'amore, quando è
malato, incerto, cupo, brutto.
Se non è luce tutto diventa tenebre.
E si sa, le tenebre non ti fanno
camminare.
Figurarsi correre o volare!
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