Me ne rendo perfettamente conto, io ho costruito la mia essenza nel dolore di voler essere bella: dentro.
So che è stata un'impresa ardua, quasi impossibile in un mondo che non sa guardare oltre l'apparenza.
Ce l'ho fatta?
Sì! lo sposso gridare a lettere cubitali.
Sto scoprendo realtà allarmanti e anche tristi.
L'apparenza non può reggere e non dà felicità, non può farlo, non deve farlo.
Perchè deve valerne la pena di soffrire per quel sogno di essere un giardino profumato e bella, di una bellezza trasparente e dolce.
Oltre la stessa intelligenza.
"Saresti una dea se..."...
Chissà se guardando all'oggi, lasceresti andare questo questo "se"...
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