Sono sola, e non so per quale ragione continuo a piangere. Nella mente tornano a formarsi ricordi, momenti in cui perdermi. Sto pensando che non ho mai vissuto la vita per me stessa. Ho dovuto perennemente occuparmi di qualcosa, di qualcuno. Sono stata programmata per questo... teneramente.
Se penso a certi momenti e rivedo i sentimenti scorrermi dentro, se li fermo qualche attimo le lacrime scorrono copiose. Ho poco tempo per farlo, non voglio autocommiserarmi. Però sono dentro, e in momenti come questi mi rendo conto che fanno parte di me, come lacrime trattenute.
Ma i miei pensieri stasera sono troppo teneri, inconfessati, intimi, profondi.
Se ogni attimo potesse scorrere su uno schermo sarebbe un film bello, bellissimo. Se le lacrime potessero diventare parole, emozioni, sarebbero sufficienti a riempire l'intero mondo.
Non ho tempo di fermarmi in me stessa, ci sono troppe cose da fare. E poi non si può raccontare, forse se fosse un film davvero, potrebbe riprendere attimo dopo attimo, pensiero dopo pensiero, emozione dopo emozione e coinvolgere chi lo guarda. ma così, perfino le parole che sto imprimendo sono banali.
Nessuno sa cosa ho dentro. Guardano l'esteriorità, la forza, e il coraggio che emano giorno dopo giorno e ne abusano come fossi uno strumento donato al mondo.
In questi momenti parlo con Dio, e Lui sa, mi conosce. Temo di fargli domande. So solo guardare in un punto infinitesimale del cielo e versare qualche lacrima per ciò che sono, sento, vivo.
Domani passerà tutto. Guarderò il mondo fuori di me e correrò per questi sentieri scoscesi, nei quali prenderò tra le braccia il dolore di molti. Dimenticando me stessa...
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