lunedì 31 agosto 2015

DiversaMente


Com'è strano riscoprirsi in certe circostanze cambiata radicalmente dentro! Ti chiedi come mai i sentimenti e il modo di sentire e vedere siano così diversi, ora. Davanti a chi ti ha fatto del male non provi più disagio o sensi di colpa, perché sì, stupida lo sei stata nel sentirti tu in colpa per la cattiveria degli altri. Hai sempre provato disagio davanti alle cose ingiusti, alla malvagità e chi tradisce l'amicizia.
Invece ti accorgi che sei diversa. Ti rendi conto che anche chi era giovanissimo è cresciuto e chi era anche piacevole ha cambiato aspetto, ma ti guardano come se tu invece fossi mummificata, inalterata, sorprendente, e lo fanno anche con una certa invidia che senti addosso, sulla tua pelle.
Hai guardato tutto con questi occhi di velluto, che non sono come il cielo ma hanno fiamme di fuoco dentro. Anche lui, in quella bara col coperchio di vetro, che sembrava la bella addormentata nel bosco. Impettito in un abito perfetto e la faccia di chi sta lì, come un signore, dopo una vita mediocre e povera. Ostenta una perfezione che non ha mai avuto. Eppure anche i nemici ti hanno trovata davanti a loro e stavolta hai percepito tu il disagio in loro. Hanno sporcato la tua bella pelle e il tuo bel cuore pulito. Ma non ce l'hanno fatta, te ne rendi con tu adesso, chiaramente.
E ti sorprende il tuo cambiamento. Ti rendi conto che anche per te è il tempo ha cambiato qualcosa, forse non  il viso ma il cuore, la mente, sì, certamente. E con questa consapevolezza ascolti la pace che resta invariata dentro il tuo cuore, mentre te ne vai...



Morire


Mi dico lentamente: "Com'è facile morire!"...
Lo diciamo ma non ci rendiamo conto di come la morte sia sempre troppo vicina ad ognuno di noi.
Una telefonata, un'annuncio crudele in pochi secondi, e vite trasformate all'improvviso. Ma la mancanza in realtà stravolge chi ama davvero, il vuoto lasciato dall'assenza è grandissimo e dura per sempre. Invece chi è  stato vicino senza essere troppo coinvolto, continua a vivere come niente fosse, ci si dimentica presto.
Forse è questo il motivo per cui certe cose inevitabilmente accadono. Per trasformare le vite. Che durezza c'è nell'uomo?


domenica 30 agosto 2015

Eh sì!


Sai quanto mi sono distanziata, lo sai? Hai perso così tanto di quei pezzi di mondo che fanno parte di me! Sono di una bellezza sconvolgente, credimi. L'intelligenza è come un edificio che cresce e diventa altissimo. Irrefrenabile e immensa. Ti accorgi di percorrerla quando niente è più scontato, ma allo stesso tempo possiede un ordine stupendo. E' libertà costruttiva, ampia e verticale, ma senza orizzonte. Chi la possiede nonostante tu possa afferrarlo,  ti appare infinito. indomabile, eppure dolce e sensibile. Perché è con essa che si percorrono sentieri e voli senza fine.
Qualcuno ha detto che la mia va oltre la media. E quando si è reso conto di questo ha anche capito che è in crescita, inenarrabile e splendida?

La luce porta via le tenebre


L'ho detto e ridetto che la libertà si può raggiungere solo attraverso la verità e che nascondersi il senso delle cose, non fa che creare tenebre.
L'ho ripetuto fino a stancarmi, invece è servito...
Affrontare spezza i muri che ostacolano la luce.
Come si fa a sapere se si è o meno sulla strada giusta? A volte ci vuole molto tempo per un reale riscontro, però la pace del cuore e non quella umana creata dalla soddisfazione momentanea per ciò che stiamo vivendo, è davvero un modo sicuro di capirlo. C'è un tipo di pace che non è quella di Dio. E' così incongruente e precaria, instabile da lasciarti sul filo del rasoio per lungo tempo! E poi, schiavizza l'anima.
Così chi l'ha provata sa che non è un ricominciare daccapo sempre. Poi torna tutto come era. La pace di Dio cambia tutto...e' chiarificatrice, non ha ombre e non lascia incertezze.
Quindi io, di camminare tutta la vita su un filo, non voglio.
Ma se l'equilibrio è ciò che si sente nel cuore con la Sua pace, allora sì lo voglio!
Per tutta la vita...



sabato 29 agosto 2015

Ci penso...


Quanti silenzi ci sono stati! Mai come in quel momento, in tutta la mia vita. Però ci sto tornando, ho sempre meno bisogno di parole, si perdono nell'aria e il cuore resta pieno di quell'incanto che sa donare il silenzio quando le emozioni sono troppe.
Con lo sguardo fisso nel vuoto in realtà non pensavo a niente, solo ascoltavo il mio cuore e quel nodo alla gola come se al solo pronunciare una sillaba si dileguassero le emozioni.
E si è ripetuto varie volte, quasi sempre, e chissà perché le cose più belle sono incollate a quei silenzi. Le parole cambiavano continuamente di significato, banalizzavano l'importanza della cosa, dei sentimenti, diventando talvolta spade acute, cattive.
Sono rimasti indelebili quei silenzi, che poi ho ritrovato dentro nel tempo e col tempo.
Peccato che adesso, ogni parola pronunciata, denuncia una superficialità che può uccidere...chi l'avrebbe mai detto? Forse è questo il motivo per cui fuggo via, sempre più spesso...

Il porto...


In fondo va bene così, vedo risultati nel tempo... quelli dell'amore pulito...che restano. E mi resta dentro questo mio mondo, un po' incantato e anche incantevole. Nel dosare sogni e vita, coraggio e prudenza, la destinazione ha preso la giusta direzione. Qualche volta un po' di follia non guasta. Ma il cuore, quello, deve essere sempre in fase di approvazione. Perché lì risiedono le sorgenti della vita.
Dio mio quanto ho amato! Sembrava potessi rimanere arida, priva di vita da tanto che ne ho dato. Non so quanto io ne abbia ricevuto ma una cosa sembra certa, vengono sempre i giorni in cui come un boomerang ritorna tutto, il bene e il male. Ma a questo punto non ha molta importanza, non vivo di questo.
Vivo di Dio, di me, di quello che è ancorato dentro, del futuro che ancora mi attende. Vivo di vita. A volte sono debole, troppo, e la forza viene da dentro, dalla determinazione che mi spinge in avanti.
Me la sono presa troppe volte vedendo chi della vita ne ha fatto uno scempio, anche della mia. Ora provo misericordia. In fondo le sue frasi sono vere. Loro hanno perso la tua bellezza, mi ha detto, e mi fanno un po' pena...perché ci hanno rimesso, più di te. Al momento queste parole mi sembravano come quelle frasi fatte, un po' scontate, invece ora no, vedo che è davvero così, mentre se ne rendono conto perfino i nemici, nella loro aridità.
Avrei voluto restare ancorata come una nave al porto, in certi cuore. E forse no, non è successo...
Chissà se ancora questo tempo amico mi risponderà, mi darà le risposte che cerco, oppure mi mostrerà quel che è invisibile, per ora, agli occhi!


venerdì 28 agosto 2015

Continuità


Ci vuole molta sensibilità per non perdersi pezzi di vita di coloro che ami. L'attenzione intensa per viversi il cuore, interamente, il processo dell'anima, la crescita, le delusioni, il nuovo modo di integrare gli aspetti profondi della vita per creare la giusta identità.
Ci vuole attenzione profonda ai dettagli, perché la vita è fatta di piccole cose, e non si deve rincorrere il grande evento per poter poi "essere".
Ci sono passaggi, da compiersi in piena coscienza, dicendosi la verità, sempre.
Mi hanno persa, ma non mi sono persa.
Anzi, la vita è come un fiore che sboccia nel giardino prezioso dell'interiorità, e ogni nuova stagione aggiunge bellezza.
A volte vorrei dire: quanto ti sei perso di me! Troppo. Mi ritroverai?


La paura


Ci sono due motivi per cui ci allontaniamo da qualcosa: o ci fa male, oppure vogliamo dimenticarla. Forse si può sia in una caso che nell'altro ottenere buoni risultati. Forse...
Il vero problema è che ogni cosa può essere un palliativo. Sì, tutto può esserlo.
Però nel cuore il peso resta.
Ho visto la mia anima ondeggiare al sole e specchiarsi nel lago. Ho visto uccelli volare e fiori galleggiare sull'acqua. Ho sentito il silenzio diventare un rumore assordante. E l'acqua picchiettare sui vetri e sul tetto della roulotte farmi sognare. Ho dormito nella pace, e la certezza che nel mio cuore non ci sono irrisolti. E ho capito che la verità è una sola. E' fare la Sua volontà...e non puoi fuggire, e non puoi evitare il male, perché lei, ti rincorrerà ovunque andrai...

giovedì 27 agosto 2015

Calma...


Ormai le parole non mi fanno più effetto, se ne disperdono troppe e se ne dicono in abbondanza senza che cadano nel giusto posto, per portare frutto. Solo un calderone, stupido e senza fine.
Entusiasmi che vogliono perfino contagiarti, programmi e percorsi su treni rotti, viaggi in cui c'è chi sale e chi scende, traiettorie sbagliate, finti goal.
Così resto calma, adagiata sul mio stesso cuore e attendo che il tempo mostri il frutto di troppe parole inutili.
Il cuore lo sa, se ascolti attentamente ti avvisa in continuazione, perché tu non ti perda del tutto e non faccia crash...
Ho imparato a non contare come se il tempo fosse un nemico, un tiranno che ti spreme vita. Mi sono alleata lui e siamo diventati amici. E da quando ho compreso questo, non resta che aspettare che lui operi, per mettere ogni cosa al posto giusto...


Non è tutto oro...



Meglio la fine di una cosa che il suo inizio...

Segni indelebili


Le cose devono cambiare dentro, è un palliativo cercare di trasformare l'esterno. Quello che resta dentro riaffiorerà, inevitabilmente. La radice a volte è così ben innestata che strappare le foglie è perfettamente inutile. Come voler dimenticare.
Si cercano strategie ma c'è qualcosa piantato dentro, in profondità, come se fosse inevitabilmente parte del tuo destino. E questo lo fa Dio.
Sorrido un po' per quell'amore che non se ne va, restando dentro tra le pieghe del cuore. Per quelle persone così speciali da non poter trovare surrogati adeguati. E da quella vita che cercando di aggrapparvisi, fugge lontano come una lepre. E tu non puoi trattenere le acque, neppure le dighe possono farlo per sempre, il fiume cercherà il suo letto naturale, per straripare e inondare.
Buffo come i pensieri tornino sempre al punto di partenza! Come quella radice resta avviluppata al cuore, e mentre cerchi di strapparla, cresce forte e ritorta nell'anima. Il destino è così. Ti porta al punto di partenza, o ti fa scorrere vie che diventano inadeguate per ricondurti verso l'unica possibile. E se resisti, soffri. Sei così infelice da cercare quella breve felicità succhiandola come fossero le mammelle di tua madre, per nutrirtene quanto puoi. Ma il latte non è adeguato ad un adulto per crescere, e dopo un po', la fame ritorna e ti avvince.
Vedo troppi esseri umani ritardare lo scoppio, la fine, attaccandosi al poco che resta delle macerie già visibili. Non è possibile, sai, quella tua tristezza è il tuo problema che resta, irrisolto e sempre più straziante. Fino a che non ti arrendi, ne avrai da vendere. E avrai insicurezze. E alti e bassi che ti faranno sentire come fossi su una giostra, fino ai conati, fino a dover scendere per non fare uno scempio di te.
Non sfuggire più, ascoltati davvero. Ascolta Dio davvero. E allora capirai che devi riprendere la strada maestra, per ritrovare il sorriso e la sicurezza del tuo vivere...


mercoledì 26 agosto 2015

Banale


La vita diventa diversa quando, dentro, si acquista una maggiore dose di libertà. Quando non sei limitato da quello che ti domina, che a volte non avrebbe neppure un motivo valido per farlo. Se ti chiedessi perché vuoi quello che stai desiderando con tanta foga, mi sapresti rispondere?
Ci sono cose che si desiderano quando sappiamo bene che non sarebbero in grado di donarci la vera felicità, anzi, sono lontane dal vero sogno che abbiamo sempre rincorso!
C'è una tale cecità!
Se solo si togliessero quei paraocchi! Se solo ci si fidasse di Dio! Se solo avessimo meno paura del tempo!
Ma oggi, quando penso a chi sono diventata, un sorriso mi prende fino alla profondità del cuore. E non voglio altro, nient'altro che quello che il mio cuore ha saputo, con determinazione, conquistare: Me stessa...



martedì 25 agosto 2015

Il lago


Ho guardato e sentito con altri occhi e cuore. Non mi ero mai accorta di quanto bello potesse essere osservare con l'anima serena. Ho sentito dentro di me il lago, calmo e dolce, della serenità. So che tutto riprende a pieno ritmo ma i momenti che ho vissuto e i pensieri che mi hanno percorso, sono stati di un genere nuovo. Il ticchettio della pioggia continua durata due giorni mi ha fatta immergere in una dimensione nuova, anche se ridotta in poco spazio e immersa nella malinconia del lago.
Ho retto un anno intero in cui tutti hanno avuto molte aspettative e mi sono chiesta come io abbia potuto riscirci. Già di suo questo è un vero miracolo! Però Dio ci fa dei doni bellissimi e inaspettati. Non ci si deve sforzare poi molto!
Ho incontrato me stessa, ancora una volta splendente di vita e di amore.
La natura acclama Dio, e porta verso la bellezza dentro e fuori.
Ci saranno ricordi e albe che non si cancelleranno più.
E pezzi di passato, ripuliti...

domenica 16 agosto 2015

Ciao

E andare....lontano...


Ho preparato tutto, forse fin troppo, ma andarmene mi farà solo bene. Il clima del lago, il verde, la natura, spero solo di trovare un tempo discreto, da quello che dice il meteo è un vero disastro. Non importa: ho preparato dei buoni libri da leggere.
Oggi mi sono detta che ci sono cose che non capisco affatto. Comportamenti e situazioni che, per quanto mi sforzi di vederli con una certa logica, non li vedo affatto. Vorrei sapere perché, visto che ritengo di avere una mente aperta e pronta al cambiamento e all'integrazione di nuovi concetti.
Mi affatico con tutta la mente e il cuore, eppure vedo solo cose senza senso, almeno per me. Credo che in fondo, l'uomo sappia la verità di ciò che vive, ma finga di non esserne cosciente per poter fare ciò che gli è più gradito. Ma il malessere che ha nel cuore è la chiara prova di ciò che vive. Più ci si accosta alla verità e si ha una buona coscienza, e più la pace diventa colme il lago in cui sto per andare...


Lontano lontano


Non ci credo più a quei sorrisi finti, a quelle parole dette per far credere ciò che si vuole, alle forzature, A quello che sembra stabile e sotto sotto vedi che sta sul filo da equilibrista. A quello che si cerca di tenere in piedi ad ogni costo, a ciò che si desidera e non si sa neppure bene perché.
Non credo più in molte cose, ma pure, credo sempre di più in Dio, alla sua giustizia, al suo amore, alla verità, alla Sua continuità in ogni cosa perché so che è fedele. Gli uomini si fermano alle illusioni, ma le illusioni non sono come i  sogni, ti lasciano piegato e ti uccidono...



giovedì 13 agosto 2015

Io ti aspetto

Il mio cuore




Ascolto il mio cuore che ha più verità di mille parole. E non m'importa ciò che sembra accadere. Mi perdo nel suono dei grilli e a guardare le stelle, sdraiata sul cemento fino a sentire il freddo penetrarmi le ossa. Le parole si sono disperse come fossero neve al sole ma nel cuore è rimasto un mondo. Guardo la natura, seguo la notte e ascolto i suoni. Capisco che la vita è oltre la vita. Ci sono rivelazioni di un futuro invisibile perché noi siamo qui, in questa prigione che è l'oggi, ma c'è un tempo in questo tempo che va oltre, che sa tutto che appartiene a Dio.
So che accadrà e si sosterrà da sé quel che Lui ha decretato e chi ha cuore avrà un timore grande che lo coglierà all'improvviso e domani un ringraziamento senza fine, quando scoprirà che lui sapeva meglio di noi quel che ci avrebbe resi davvero felici.
Mi confronto con tante realtà che ormai non hanno valore.
Mi confronto con con mille verità che si spegnono come nane brune.
Mi vedo sorridere e gioire mentre godo il mio domani già da ora.
Perché ho imparato.
Ho imparato.

lunedì 10 agosto 2015

Rinascere


E non mi troverai come ieri, perché i pensieri ci accendono come stelle. I miei poi, sono petardi o fuochi d'artificio che fanno disegni luminosi nell'aria. Non si ripetono milioni di volte restando sempre uguali, anzi, si rinnovano senza blocchi o ripetitività. Ogni alba è una nuova alba.
L'indipendenza interiore non è sfacciata e prepotente. La libertà è dolce e misurata. Non fa chiasso ed è dolce, ma di quella dolcezza che non sa fare il male. Non è vero che la sincerità è vera quando dice il vero. A volte è solo una scusa per nascondere il proprio egoismo.
Ho sempre odiato guardare una sola faccia della medaglia. Tutto, ma proprio tutto ha sempre doppio significato o scopo o ancora senso. Invece la maggioranza si ferma a quello che più è visibile. O meglio, desidera.

Di me...


Mi rendo conto che è da molto tempo che ho smesso di parlare della mia poesia interiore. Del mio mondo che a volte commuove perfino me. Ho smesso di farlo o forse ho imparato a  non farlo. Mi pare ancora più intimo di prima e in fondo non voglio disperderne più neppure un frammento. O forse sto disimparando a donarlo. E' quel fiore fragile che potrebbe essere calpestato da chi non ha cuore di sentirlo. Ho visto troppi cuori confondere il mio con mille altri per poterlo offrire, senza centellinarlo.
Pensavo ci fosse chi mi somigliava, addirittura che avremmo guardato nella stessa direzione sentendo le stesse emozioni sconvolgerci dentro.
Ma forse quei cuori erano solo l'eco del mio. In fondo guardavo me stessa, pensando di ritrovarmi oltre il mio silenzio.
Stamattina mi sono guardata allo specchio è ho ritrovato ancora quella parte fresca, giovane, bella. Ci sono giorni in cui mi riapproprio di ciò che, in qualche modo, penso di avere perduto. E allora le mie forme, il mio viso, il corpo diventa un esplosione di vita, di sensualità, di bellezza che riesce a sconvolgere perfino me stessa. Come se da fuori uscisse una primavera prorompente e sconvolgente.
Mi hanno offerto la roulotte sul lago, lo stesso in cui qualche anno fa ho avuto momenti di dolce malinconia. Ho accettato.
Vado, per specchiarmi nelle acque calme e nei paesaggi struggenti impressi nella memoria.
Vado, per dimenticare i doveri e riposare la mente, per sentire il mio corpo accarezzato dal vento calmo della sera.
Vado, per distanziarmi dal dovere.
Vado, con meno dolore, quel dolore di una morte che mi stava ancora incollata dentro e di una disillusione infantile.
Vado, portando me stessa, la donna di oggi e per denudarmi di tutto.
Vado, per ritrovare la voglia di una nuova poesia...



Quello che conta


Ho un brivido mentre accade che con gli occhi interiori e della fede vedo qualcosa di invisibile. A volte ricordo promesse e riascolto parole all'interno del mio cuore.
Tutto quel che si vede inganna, può svanire in un secondo. Le parole diventano suoni inarticolati e sciocchi proponimenti. C'è un posto dove vagano senza sosta, ondeggiando come fossero culle per stolti, per uomini mai cresciuti.
Qual'è la realtà? Dove poggi le tue speranze?
"Abbi cura delle cose che ti do!". La voce di Dio risuona come un eco dentro e passa dal cuore alla mente. Devo capire ancora di più, devo addentrarmi in quello che è più reale del visibile.
Ho nuotato controcorrente per troppo tempo, a volte mi stanco, ma poi devo riprendere fino al luogo del riposo. Troppo spesso il luogo del riposo diventa quello che puoi finalmente mostrare agli increduli. A coloro che camminano verso i loro desideri, spacciandoli per volontà di Dio.
Ci vuole tempo. Poi non ha più importanza sentirsi dire: avevi ragione tu. Nel frattempo in cui tutto remava contro, hai dovuto imparare a stare nelle tempeste della solitudine. In quelle dei linguaggi incomprensibili e delle apparenti realtà visibili. C'è un'atroce differenza, eppure col tempo impari a vivere in pace. Quello che conta è ciò che diventi e coltivi, perché la bellezza è un'opera d'arte che solo chi comprende e vive la verità può gustarsi fino in fondo...



domenica 9 agosto 2015

Non moriremo mai



Con quello che c'è in giro ti passa la voglia...


Mi sembra che in tutte le migliaia di parole inutili ci si possa perdere e perire. Finito l'incanto e cominciando la fase del disincanto ti chiedi molte cose. E io me le sto chiedendo. Puoi cadere nella trappola mentre pensi di uscirne, solo ascoltando parole inutili. Obiettività: zero!
Ci sono sempre da scoprire nuovi aspetti deludenti, dietro le maschere di arroganza e di falsa opinione di sè.
Pensavo che le favole le raccontassimo ai bambini ma vedo che si raccontano a se stessi, per vivere irrealtà che, davvero, non portano da nessuna parte. Sperando di non approdare verso quell'isola che non c'è, attraverso l'illusione della sua presunta bellezza. Invece si deve basare la vita sulla ricerca di se stessi in verità, altrimenti sbatteremo la faccia contro muri che ce la sfracelleranno prima o poi.
Aspetto paziente la fine delle cose, perché l'inizio troppo spesso è bello, ma è la fine che determina l'importanza di tutto...



sabato 8 agosto 2015

Into the wild

Quanto tempo ci vuole?


Ci facciamo illusioni o perdiamo la testa quando non siamo capaci di vedere cose davvero eclatanti, oppure pensiamo siano perfino pregi, ma a lungo andare, sulla lunga distanza ci rendiamo conto di cose che anche se erano davanti ai nostri occhi non ci erano apparse così determinanti per la nostra (in)felicità?
Ma quando apriamo davvero gli occhi, cosa ce li apre? Ci vuole forse un collirio speciale?
Sì, il collirio speciale è quello della verità, del chiamare ogni cosa col nome giusto, ma è anche capire il senso profondo della vita, di ogni cosa. In qualche modo si chiama "condividere" davvero. Un rapporto vero può nascere solo se si può condividere. Tutto il resto è univoco e prima o poi finirà. Non basta che qualcosa ti piaccia. Ci vuole di più. Ci vuole conoscenza intensa, relazione vera. E quando capisci questo, tutto cambia...




mercoledì 5 agosto 2015

Difficile spiegarlo


Una volta avevo detto che avrei voluto un mondo che mi somiglia. Ma lo dicono tutti e la profondità di questa affermazione è rimasta nelle citazioni poetiche e nient'altro.
Però accadono cose che ti fanno entrare oltre quel che tu stesso puoi pronunciare. Infatti la vita ti porta a viverle.
Un bel giorno ti accorgi di camminare e vedere lontano lontano coloro che ti erano a fianco. Ti chiedi perché e finalmente lo capisci. Non potevano essere parte di quel mondo che attendevi, di quel che ti assomiglia. Tutto qui.
E quel mondo tanto anelato comincia a prendere forma davvero. Resta qualcuno sempre più raramente ma è bello da morire girarti e vedertelo vicino. Parlare e comprenderne il linguaggio. Guardare con gli stessi occhi e nella stessa direzione.
Il mio mondo si assottiglia. Fino a diventare di un'eleganza strepitosa. Vero, pulsante, complesso e semplice allo stesso tempo. Come me.
Ti rendi conto che non ti affatichi più.
Rendimi felice! E io lo farò con te...

Improvvisamente


In questo turbamento arrivano parole al mio cuore. Nonostante quello che sto vivendo, vedo qualcosa che mi fa sobbalzare. Una voce dentro il cuore mi dice: " Non capisci tu? Ognuno fa del male a se stesso, disubbidendo. Nessuno in realtà lo può fare agli altri, tanto quanto lo fa a sé!".
Capisco chiaramente quanta verità c'è in queste parole. E vedo in faccia la miseria dell'uomo.
Se solo si comprendesse tutto questo, non si sentirebbe il male che si sente quando qualcuno si comporta male e nessuno potrebbe pensare che il proprio comportamento e decisioni non avranno una conseguenza. Mi è bastato essere in fila al Pronto Soccorso per capire che la vita è ben oltre tutto, ma il tutto sta nel capirlo...
Capire che la vita è un soffio, ma in questo soffio c'è tanta vita da vivere...e il più dipende da ognuno di noi...


Come l'erba


Basta un attimo, la vita è un soffio. Sento le sue urla e la sua sofferenza, chino il capo e prego. Non lo conosco ma in certe situazioni ti rendi conto della precarietà dell'uomo. Come un fiore che secca, basta poco.
Così penso che voglio sentirmi vivere, ogni attimo, istante, respiro. E voglio l'amore, quello vero, quello che si rende cura di me e io di lui. Quello che c'è, e resta teneramente.
Penso alle finzioni, alle promesse, a quegli stupidi "per sempre", alle ritirate davanti alle prime difficoltà, all'egoismo camuffato, alla superficialità, illusioni, tradimenti e banalità. Penso a chi non si rende conto che l'amore è molto più di un batticuore. O anche di un progetto caparbio.
Un brivido mi percorre tutta. E percepisco alcune cose lontane, troppo lontane.
Penso che sono stanca in questo momento, troppa tensione e lavoro per questo mio delicato corpo.
Mi guardo dentro, fino alla sostanza del mio essere. E trovo sia bello quel che c'è.
Ora vado a riposare se ci riesco.
Tutte queste ore al Pronto Soccorso, mi hanno stremata...


domenica 2 agosto 2015

Fino a qui



Guardo tutto da questa nuova prospettiva, so però che voglio essere felice. Sì, è finito il tempo della crocerossina, che poi fasciava ferite a sconsiderati che si divertivano a farsene di nuove fino a privarmi del tempo e della stessa vita.
Voglio essere felice della vita che ho da vivere, delle attenzioni ricevute, dell'amore di cui sono circondata. E non soffrire per la stupidità di chi abusa dei sentimenti per farsi vivere senza merito, dal mio cuore.
Le relazioni si creano in due. Posso farti anche del bene ma non continuare a cuore aperto un rapporto, se non esiste che anche tu mi ami. Posso farti del bene e andarmene, per vivermi la vita e il tempo e le emozioni che mi sono state riservate da chi ha a cuore il mio cuore.
E così un passo avanti è ancora stato fatto. Ognuno ha diritto alla sua felicità ed infelicità, al suo amore da dare e ricevere... per come desidera dare e ricevere. Chi si offre con una certa misura e per un certo preciso motivo, verrà poi ripagato con uguale intensità o superficialità e motivazione.
Però io ho deciso di essere felice. Con o senza qualcuno, amata o non  amata. In questa vita tutta mia conservo il mio cuore, non al gelo per tenerlo giovane e apparentemente bello ma vicino ad un camino acceso, caldo e palpitante di realtà e sogni.