O sera, forse perché sei l'immagine
della pace eterna, giungi a me così gradita!
Sia quando ti accompagnano liete
le nubi estive i tiepidi venti primaverili
sia quando dal cielo, che preannuncia la neve,
porti ombre
inquietanti e minacciose, sempre scendi
da me desiderata e sai raggiungere dolcemente le parti
più intime del mio cuore.
Mi fai andare coi miei pensieri sulle tracce
della morte; e intanto fugge
questo tempo che è causata di dolori e di
tormento e porta con sé il gran numero
di preoccupazioni
attraverso le quali questo stesso tempo si consuma
con me; e, mentre contemplo la tua pace,
si acquieta lo spirito travagliato
che si agita dentro di me.
Il buio mi coglie come fosse un dono. Sono stanca. Ho capito che non è facile. La mia vita, così sorprendentemente diversa, bella da mancarmi il fiato, diventa un motivo di dolore. Ho chiesto insistentemente a Dio di farmi andare "oltre", ma non si chiedono certe cose sperando che arrivino per poi capirne la forza e volerle scacciare quasi via.
Ho preso il volo in un mondo senza fine.
E spesso mi sento sola.
Non perché non ci siano persone intorno, che di queste ce n'è fin troppe, ma lo sono nel profondo del mio mondo interiore. Anche se so che c'è Dio. Lo so è folle, ma ora ne sono convinta. Mi chiedo perché ho cercato di cacciarmi in Lui e cacciarLo in me fino al punto che adesso la Vita si e assottigliata e io so che le parole troppo spesso diventano spade ...
Non fermarmi. E non perché il mio mondo è troppo grande e restare in piccolo sarebbe restrittivo, ma perché il mondo in cui sono è costellato di cose che non si vedono e non si possono mostrare. E anche se volessi mostrarlo, resta invisibile per la maggioranza.
Ho riascoltato il messaggio vocale che mi è arrivato, molte volte. Non so cosa fare, come fare. Non so come muovermi. Ho bisogno che Dio mi prenda per mano e mi spieghi.
Sto Imparando a capire che amarlo fa soffrire.
Ma non voglio altra vita.
Questa è la mia.
E adesso so, che lo sarà per sempre ...