mercoledì 11 novembre 2015

Quello che da me non dipende...


Grosso come un macigno è questo giorno ormai alla fine! Quando una giornata diventa un peso da cui vorresti liberarti, perché quel grido interiore non sta più rannicchiato in fondo al cuore e spacca lo sterno, mentre lo ricacci dentro.
La mia vita è bella, quella interiore una favola. I miei pensieri somigliano a rose profumate e il mio cuore pulsa a ritmo di musica.
Poi arriva il resto, quello che dall'esterno s'insinua falsamente dentro, entrando dalle fessure invisibili, dai pori della pelle. E devo resistere perché non posso permettere che possa disturbare la mia quiete. Non sempre è possibile, però!
Tutta colpa di quella stupidità che cerca di minare l'intelligenza. Di quei pensieri che non hanno logica spirituale, che somigliano a un campo di sterminio o a una discarica di pezzi d'antiquariato ormai inutilizzabili.
E l'urlo diventa dolore.
E il dolore diventa stanchezza.
E la stanchezza diventa un'arma a doppio taglio...

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