mercoledì 20 maggio 2015

Le mie tristezze tramutate in letizia


Sono sempre le cose più stupide a diventare visibili, eclatanti, ammirate. Quelle più profonde, piene di significato, sono in pochi a vederle, cercarle, scoprirle. Così la vita conduce un gioco crudele, quello dell'apparenza, che danneggia la ricchezza di chi è ricco, la deturpa, ferisce, ne rovina lo smalto e il senso.
Sto pensando a questo, oggi. A come si possa fare del male senza neppure rendersene conto.
Si assume una posizione falsa e visibile, quella dei propri bisogni,  e si adombra la verità; e le cose più intense, profonde e delicate nessuno le vede più. Il gioco dell'egoista e narcisista, del venale e avido è davvero crudo e apparentemente ingenuo.
Ho visto farlo a troppe persone, per non scorgerne i suoi tratti.
Quando si pensa troppo a se stessi e alla propria vita, si fa del male automaticamente. Si entra nel circolo vizioso del non guardare oltre se stessi, spacciando tutto come lecito.
E questo genere di persone non si rende conto che intorno a loro si assommano sofferenze per la loro incuria, il loro egocentrismo. Se mai si dicesse loro questo, ti guarderebbero come quelli che stanno soffrendo in silenzio e non fanno pesare niente su nessuno.
Intanto invece, tutto ruota attorno a loro.
Oggi è un giornata in cui questo comportamento è così nitido in me. Ha nomi e cognomi. Credo che anche Dio ne terrà conto un giorno.
Non è tutto lecito solo perché se ne ha bisogno.
Proprio no! Tutto ciò che si fa coinvolge gli altri...mai dimenticarlo!




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