Cerco di valutare bene, ascolto e seguo i dettagli per capire prima possibile cosa mi aspetta e cosa davvero c'è dentro certe persone. I primi segni di squilibrio ho sempre pensato non fossero categorici, tanto da dover pensare che fossero avvisaglie da prendere in considerazione.
Invece sono proprio i dettagli che si dovrebbero notare, per capire cosa ci può essere di grosso. Perché quello che emerge è il segnale di qualcosa che diventerà, nel tempo, un problema grande.
E questa volta invece l'avevo notato, lo percepivo in mezzo alle parole, in certe risposte, nel suo sguardo, nella sua duplicità, in quel passare da un umore all'altro con troppa facilità, come fosse bipolare. E poi l'esplosione di rabbia quando ho cercato di farle capire ciò che pensavo. Ora mi guardo bene dall'esprimermi troppo liberamente. Chi me lo fa fare? Allora doso le parole, le confidenze diventano centellinate, e le aspettative si riducono.
Perché se non si è completamente stupidi, quello che percepisci diventerà davvero il vero problema del domani...
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