Non è che io voglia insegnare a vivere. Sono qui, a vivere come tutti, ma ci sono considerazioni che si devono fare nella vita! Io le faccio per la mia.
Ho il vizio di imparare dalle cose che vivo, anche se poi lascio delle porte aperte per ciò che ancora potrebbe cambiare o sorprendermi.. Però, col tempo, si imparano tante cose.
Osservo, scruto, esamino, vedo, cerco, studio. Sì, studio e senza falsità cerco di capire. E spesso, troppo spesso capisco.
"Papà, ho studiato la tua malattia!" Gli ho detto ieri.
E lui: "Tu studi sempre, vero?"
Sì, perché la vita è fatta di cose che si devono capire per poter andare avanti per non cascare continuamente nelle stesse trappole. E' necessario farlo.
Sto imparando ad amare lo stesso anche chi non impara ad amare, ad amarmi, perché certe piccolezze non devono abbruttire il mio cuore.
Ante vedo. E sto molto più in silenzio ora, non sento la necessità di comunicare le mie considerazioni a tutti i costi, lo faccio solo se vengo espressamente consultata.
Tanto, non serve dire la verità a chi non vuole sentirla. Decido dopo, se soccorrere oppure restare ferma ad attendere che si dimenino nel pantano. E senza ordine di Dio, sto ferma. Ho imparato anche a restare ferma.
E così nei miei pensieri ci sono molte persone. Le emozioni non pullulano più e non si dimenano così tanto da farmi male.
E non vale neppure il Carpe Diem. C'è molto di più, troppo per potersi fermare solo all'attimo...
C'è il mio mondo, e in un attimo non ci sta certamente tutto!