giovedì 11 giugno 2015

Dottore, mi scusi...


Chissà perché, dalla faccia seria e quasi depressa passa improvvisamente a quella da pavone, appena mi vede! Interessato sembrava eccome! Mi visita, scusandomi di dover toccare la gamba, le spalle, le mani che tiene per un po' tra le sue. E io comincio a sudare. Il tutto in una forma naturale, con discrezione e professionalità. Mi guarda fisso fisso la bocca mentre parlo. Mah, forse sarà un appassionato di bocche, perché negli occhi non mi guarda quasi mai, mi sfugge.
Quanti anni ha? Mi chiede.
Ah certo che è una bella donna, si lascia sfuggire.
Non sono abituata a complimenti tanto espliciti da un uomo. Ogni tanto capita, ma non in modo da mettermi in un leggero imbarazzo. Sono più donne che uomini, di solito, a farmeli. La mia faccia leggermente severa non facilita il compito di chi vorrebbe osare. In una situazione così, da indifesa, davanti ad un medico che ti deve visitare, non puoi certo fuggire.
Non si è spinto oltre, quel tanto che basta per capire che proprio male non sei. E in fondo fino a che resta così, può fare anche piacere...

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