Ho cercato di capire, indagare, cercare spiegazioni osservando con attenzione, facendo mille domande e spulciando ogni più insignificante dettaglio. Come fosse la cosa più importante della mia stessa vita. Mi son data spiegazioni plausibili partendo da me stessa e dalla mia interiorità. Sciocca! Che forse gli uomini sono tutti come me?
La logica è la mia, solo mia, fatta di ricerca spasmodica di verità e sincerità. Ma la vita è fatta di persone differenti, di chi immagazzina anche in modo sconnesso e non sa collocare neppure i suoi stessi sentimenti e idee al posto giusto, dentro di sé. Di gente che parla di ferite, di diritti e pretende che la vita ruoti intorno alla loro stessa vita. Come fossero dei re sui troni. Ma non ci sono re e neppure troni. E le sofferenze peggiori più spesso si vivono in silenzio dignitosamente, perché chi ne parla abbondantemente è solo un egoista che non sa guardare il mondo oltre il suo, e la vita di chi soffre davvero, oltre la propria vita.
Ho vagato per cuori aridi e mi sono persa. Ho cercato la strada del ritorno per ritrovare la realtà.
Le mille verità non m'interessano più, perché ce n'è una che vale per tutte...
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