martedì 16 giugno 2015

Punto di riferimento



Mi rimbombano nella mente le sue parole. E' bello sapere di aver costruito qualcosa di solido in un mondo dove tutto sembra nascere sulla sabbia e alla prima tempesta scomparire sotto le bianche onde del mare.
Quel che c'è dentro emerge prima o poi, anche se per lungo tempo resta nascosto come può.
All'improvviso, ecco la parola chiave per me. La vita lavora nei sottoboschi e sembra una vita inesistente e invisibile, invece no, all'improvviso affiora la natura, la bellezza, apparentemente dal nulla.
Così stanno affiorando molte cose per cui ho lavorato segretamente al prezzo di me stessa. Ma la severità si sa, produce disciplina. L'arresa, una conseguente vittoria su se stessi. Non è questa una resa sciocca, dovuta a vigliaccheria ma rinuncia ai desideri che ti fanno uscire di strada, alle ambizioni inutili, alla vanità che vuole emergere, all'orgoglio che annebbia la vista. Un'arresa a Dio.
Se si cammina da soli per la propria strada, ci si rende conto in ritardo che la mano di Dio è sganciata dalla nostra. Ci si può rendere conto di questo all'improvviso, solo se si apre il cuore  e la mente. Solo se c'è fiducia in Lui. Solo se si comprende che, troppo spesso, noi non sappiamo farci del bene, come può fare Lui....


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