Capisco che non si può dare una spiegazione a tutto quel che succede. Io mi pongo mille domande e scopro che, a volte, le risposte non ci sono. Certe cose devono andare così: punto a basta. Lo sa Dio il perché!
Allora guardo quel che mi gira intorno, ci pongo attenzione e lascio che la vita scorra. Ieri l'ho fatto. Ho delle intense intuizioni, le mie solite rivelazioni, che di logico non hanno un bel niente. E su quelle posso certamente contare. Non sono fatte delle mia logica ma piuttosto della Sua.
Non ci deve essere fretta, la legna si consuma lentamente nel camino, fino a ridursi a semplice cenere.
Mi dico che ci sono milioni di inganni. Lei mi ha detto che ha aperto gli occhi solo adesso. E vede tutto!
Come cavolo si fa ad aprirli dopo così tanto tempo? C'è voluta una vita. Eppure mi dice che la cosa è semplice da spiegare: la distanza non ha aiutato a vederci bene. Le sue scuse, le parole, i racconti fatti a modo suo la incantavano e anche un po' incatenavano. Ma ora, non si può più nascondere dietro vane parole. E' accaduto all'improvviso, andando a guardare la sua vita dove lei vive. Già!
E io che ci ho sofferto una vita, potrei scriverci un libro su quello che mi ha fatto vivere. Ora anche lei lo sa. E non voglio sentirmi troppo soddisfatta perché è triste in fondo essere ingannati dalla propria cecità. Mi ha anche detto che quando non hai nessun sospetto vedi tutto bello e ci credi pure!
E io che mi chiedevo miliardi di volte come potesse restare così nascosta la sua natura!
Ci vuole tempo, quel tempo giusto dopo una notte di sonno, una mattina assonnata e occhi impiastricciati dalle ore sonnolente. Ma adesso che anche lei ha visto mi rendo solo conto che non avrei dovuto prendermela tanto. Sì, la verità prima o poi viene a galla ma se ci metti troppo sangue ti avveleni. E io di avvelenarmi la vita non ne ho più voglia. Andassero tutti a farsi friggere!
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