Si delinea la mia essenza, forte, profumata, decisamente delicatamente definita...e infinita...
E l'apparenza diventa come un quadro scolorito,un abito logoro, un cibo avariato e indigesto.
Avrei desiderato un mondo bellissimo, prepotentemente pieno di cose di valore. E sono rimasta delusa.
Per poco tempo ho sperato e il tempo mi è sfuggito dalle mani, e poi mi sono guardata fuori e l'ho visto nell'angolo degli occhi e nel cuore. Ho deciso di fermarlo, dentro, nell'anima.
La povertà non ha più avuto la forza di ferirmi fino ad uccidermi. L'ho lasciata fuori di me. E mi sono detta che ci saranno di quelli che hanno la forza per rincorrere la bellezza e me.
Non piango più molto. Piango sempre meno, se non davanti alle cose troppo belle, che mi tolgono il fiato.
Non più per te, per lei, per loro. Hanno lasciato la strada che ci avrebbe portato lontano, verso il cielo, per calpestare un terreno secco e arido. Non fanno per me i deserti. Io cerco oasi e fresche stagioni da vivere. E parole da dire. E abbracci in cui perdermi. E dolcezze per cui restare. E amore da coltivare. E verità per cui morire...
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