Un addio lacera il cuore, ma quando arriva al punto di non fare più male, puoi girare le spalle ed andartene per sempre...
E sento parlare ancora di distruzione, e questo mi allarma, mi fa paura vedere tanti amori finire così. Mi chiedo perché, mi dico che nonostante il progresso gli uomini non sono più capaci di vivere, di vedere, di amare, di soffrire, di esserci, di sentire. Il cuore è un abitacolo ribelle e sconsiderato, oltre che sciagurato. Oggi non c'è più niente che parli davvero al cuore. Dio lo fa, ma alcuni sono anche sordi. E lo sono quelli che dovrebbero sapere sentire bene la Sua voce. Niente da fare.
Non ascoltano proprio e sono infelici, oppure si inventano una felicità che è solo fittizia, malinconica, stressante. Perché stressa dirsi bugie.
Voglio snellire la mia interiorità, farla diventare così leggera da poter volare alto alto, come un palloncino. E allo stesso tempo essere così densa da far lacerare dentro, e nutrire i cuori e ricevere il miele che cola dal mio.
Sono "tanta" lo so. Sono piena di cose bellissime, poche inesplorate da me stessa, ma altre in formazione. Non finisco mai di formarmi. Non nel senso che in questo divenire non ci sia spazio, ma è uno spazio diverso, preciso, netto e pure passionale, però!
Per poter formare un cuore, una vita non basta vivere tanto per vivere, o realizzarsi per dimostrare qualcosa a se stessi e agli altri. Ci vuole di più. A volte cerco di spiegarlo, di insegnarlo ma non è facile trovare chi comprende. Molti confondono le cose, pensando che la bellezza sia tutta lì. Non sanno capire che a volte la bellezza è negli occhi di chi guarda e solo in loro. Ma non fuori, negli altri. E quando è così non capiscono bene, fino a che il brutto fuori li acceca e neppure quello che hanno dentro riesce a coprire più quello che sono gli altri.
Ci vuole tempo. Ma il tempo è un bene prezioso...da non sprecare...
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