Mi confronto e trovo che il mio essere e modo di ragionare, esula dalla maggioranza. Il fatto che io intenda sempre dirmi la verità, crea di me un'aliena. In genere per stare bene, quasi tutti si inventano frottole inaudite. Prima avrei voluto far capire l'importanza di chiamare le cose per nome, e lo insistevo fino al punto di farmi odiare, adesso mi ritiro in buon ordine.
E capisco che è meglio così.
Lei mi risponde: E io dovrei prendermela per questa sciocchezza? Che importanza ha se ho sbagliato io o lei e se l'informazione è giusta o meno, in fondo è una cosa da niente!
La somma di tante piccole cose da niente portano ad un'allontanamento dalla verità tremendo e anche ad una sofferenza grande per chi non sa far capire che si ha a che fare con bugiardi cronici.
Che importanza ha questo o quello! Già, come se la vita fosse fatta solo di cose che si devono vedere per forza e non di cose da capire.
Come se non fossero proprio quelle a far soffrire. a non dare la giusta dimensione di quelloc eh ci circonda.
Come se un dettaglio sommato ad un altro e ad un altro ancora, non facesse la differenza.
Come se essere testimoni grossolani desse giustizia a chi ha ragione.
Come se le persone che cercano di comportassi bene e non fare il male, fossero da calpestare dalla grossolanità di chi, sapendo che ha a che fare con chi non sa analizzare e assommare, chiumque si potrebbe permettere di tutto...
Odio tutto questo qualunquismo, che io chiamo ingiustizia!
Perché il vero amore non vuole mai fare del male...
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