lunedì 29 dicembre 2014

Muri


Com'è possibile che manchino le parole a chi delle parole ne fa un mestiere?
E' che quando puoi scegliere resti in silenzio.
Oppure quando ci sarebbe molto da dire, ci vorrebbe troppo tempo per spiegare.
Non saprei.
Ci sono momenti in cui la vita di alcune persone si divide, e si cammina su percorsi neppure paralleli o forse anche paralleli, ma quando è così non ci si incontra mai. Ci si vede, ci si guarda ma non ci si può neppure sfiorare con l'affetto.
Sono momenti di perfetta lontananza. Asimmetrici. Che non s'incastrano. E si diventa più poveri senza neppure rendersene conto.
Oppure anche se i volti sono solenni si diventa più sciocchi e vuoti.
Come a Gerico i muri crolleranno solo all'ordine e obbedienza al Signore. Fino a quel momento resteranno alti e imperiosi.
Ci sono questi momenti in cui anche la strada che si percorre è incerta, si cammina senza sapere dove si va, ma si osserva il paesaggio che incanta, anche se presto diventerà buio e non troverai neppure le pietruzze di pollicino per poter tornare indietro. Ed è così triste.
E pensare che non sono in molti a capire di quanto vuoto si è circondati! Perché di norma sono momenti di grande e apparente intensità che consumano energie ma ti lasciano privi di forze.
Io vado quasi sempre controcorrente senza neppure stancarmi più di tanto, ormai!
Ora lo so con certezza che chi lascia o costeggia i suoi muri si troverà a sbatterci contro e farsi male.
E' che alcuni non ne possono proprio fare a meno!
Forse pensano che altrimenti potrebbero morire...

Che inganno!

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