lunedì 8 dicembre 2014

Quello che senti...



Ci sono tempi in cui non analizzi più il senso preciso di certe cose. Credi in quel che vedi e non t'importa andare oltre. Forse non c'è neppure da andarci in quell'oltre, nonostante la voce interiore ti comunichi che un oltre c'era, c'è ancora, da vagliare, da ascoltare.

Ci sono tempi in cui la realtà è da toccare con mano, troppo leggera e lontanissima. Non ti muovi incontro a certe cose e loro restano distanti, come fossero parte di altri mondi. Troppo lontani. E ti chiedi fino a quando. Certi occhi e cuori  e mani e braccia  e gambe restano falsamente lontani.

Ci sono tempi in cui i pensieri, quelli più profondi, quelli che appartengono solo a te stessa, li conservi dentro e sai che superano le barriere dello stesso suono della tua stessa voce. Profondi come il rumore impetuoso di acque che scorrono verso il mare. I tuoi pensieri superano quelli di una maggioranza che non ha neppure la consapevolezza del proprio essere. E questo si chiama: intelligenza.

Ci sono tempi in cui fisicamente sei debole eppure forte dentro come un eroe che combatte battaglie inaudite, vincendole, andando oltre tutto. E in quei pensieri quasi stanchi e sommessi, ci sono dettagli preziosi, opere d'arte d'inaudita bellezza.

Ci sono tempi in cui sei così piena di bellezza, che quella esteriore scompare, la tieni dentro, pura ed immacolata come fosse costellata di stelle lucenti. E guardi i volti di chi ti sta difronte, capendo che tanta bellezza non può essere afferrata da aride mani. Non può esserlo da occhi distratti. E neppure da sentimenti velati, inconcludenti e bugiardi. Sai che sono bugiardi, guardando nella profondità di certe anime, che si offuscano dalla loro sensibile bellezza. Diventano arroganti. Come quei sorrisi rumorosi e superficialmente allegri.

Ci sono tempi in cui agire non aggiunge niente. C'è troppo, dentro. E quel troppo, per chi non sa più capire, è come fosse niente....





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