giovedì 27 novembre 2014

Bolle di sapone


Oggi piove, finalmente sono a casa. Ché sempre correre per fare cose, a volte è faticoso.
In questo alternarsi in cui, poi, ciò che resta è la tua vita ed ognuno si vive a propria, mi sento consolata.
Dai una mano, dei consigli, ti fai coinvolgere, ma ad ognuno resta  da vivere la propria, da cui non può uscirne che per pochi istanti, per ritornare ai  problemi irrisolti, se non si risolvono.
Ho voglia di innovazioni, di fare qualcosa per me, per me sola. Che ne so, il parrucchiere, qualcosa di frivolo, che mi faccia uscire dalla serietà di tutto quello che mi circonda. A volte, la leggerezza dell'essere si rende necessaria.
Ascolto discorsi ripetitivi, problemi che si ripropongono immutati, persone che non ne escono mai e credo che ad un certo punto, devo sganciare la mia vita e far scoppiare le parole come fossero paltoncini, bolle di sapone. E lasciare che i problemi se li risolvano da soli, perché spesso sono più nella testa che nella realtà del vivere. E se anche ci fossero soluzioni, si resta inchiodati a quel che si conosce, come fossero gatte che fanno le fusa. Da coccolare e accarezzare.
Chiudere gli occhi con le mani per non vedere, è da bambini.
E rimandare a domani, da stolti...


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