martedì 18 novembre 2014

Di questo sole, morirei


Oggi si sono ritemprate le mie ossa. Bella la passeggiata nei boschi, il rumore del ruscello, le foglie come tappeto sul suolo, lucide di umidità, il cielo azzurro, la leggerezza dei passi, come no avessi mai perso l'allenamento.
A volte i pesi sembrano essere supportati da una forza soprannaturale. Come se qualcuno li togliesse dalle spalle e ti alleggerisse l'esistenza.
Eppure, la ripetizione di quelle parole nel cuore, come fosse verificabile, non hanno trovato ancora concretezza. E' un disco che continua a suonare una melodia dolce e conosciuta.
E mi chiedo se crederci e basta sia la soluzione che rende felici, che dà gioia al cuore. Si chiama fede!
Il mio mondo interiore è così bello, delicato, possente, sensibile  e forte allo  stesso tempo. Dolcissimo.
Fatto di piccole cose assommate. Non ancora consumate e consunte dal tempo. Anzi. Sembrano ancora da partorire. C'è sempre qualcosa da partorire e vedere le creature quando vengono alla luce è la cosa più bella che esista al mondo.
Mi sento madre di mille figli.
E so che non sono sterile, ma la vita è abbondante come lo è quello che trabocca dal mio stesso cuore...




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