domenica 23 novembre 2014

Un pomeriggio così...


Sono belle quelle giornate senza troppe pretese, dove ti basta il tepore della casa, una cucina a disposizione per preparare dei buoni piatti per il solo giusto di farlo e conferme d'affetto da chi neppure te l'aspetti.
Sembra che il vaso sia pronto, dopo tante rotture e reimpastature.
E quel vaso sono io. Mi pare di essere stata rifatta con dolore, ma ora sto bene.
Da quante cose mi sono staccata! Schiavitù, aspettative, dolori, paure, abbandoni, amori perduti.
Se si potessero raccontare le mille cose e pensieri inespressi, qualcuno potrebbe trovarlo meraviglioso. E' fantastico il mondo che posseggo.
Poi arrivi al punto che diventa perfino inutile tentare di spiegarlo. E' così vivo, visibile, forte, maturo. Ed emerge prepotente, oltre tutto quello che crea ombre.
Amo l'intimità. Ma sono anche convinta che non la desiderino tutti, non la amino in modo così tenero come la amo io.
Io non mi accontento.
Arrivi al punto di avere idee chiare su ciò che sei, vuoi e desideri...
Non ho più intenzione di sfondare muri di pietra, di ghiaccio. E neppure di sentire freddo.
Questo giorno sta per finire.
Arriva un messaggio sul cellulare.
Lo leggo.
Mi commuovo, rispondo.....
Forse, lentamente,  si sta formando il mio domani...


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