martedì 3 febbraio 2015

Il mio mondo meraviglioso


Mi sono vestita, preparata e sono andata fuori. Ci può essere vita anche in un luogo dove ci sono malati terminali. La presenza di un mondo interiore pieno di Dio può portare vita, magari pochi minuti dove c'è morte e parole d'incoraggiamento dove c'è tristezza.
Sto vivendo momenti particolari, in cui portare me stessa non mi dà nessun senso di solitudine. La solitudine è dentro le persone, l'affanno pure, così la paura. La morte vera sta dentro e si cerca di dissimulare cercando di prendersi quello che da fuori avidamente si può ingurgitare ma non è la stessa cosa, perché riempire il vuoto del cuore è come volerlo fare con un vaso rotto che perde acqua. Resta sempre vuoto.
Poi qualche volta  arriva l'amore ( o pseudo amore) che ti fa sentire vivo, cerchi di esserci, di tenerlo stretto con mani monche e cuore arido. Ma se hai la radice amara della morte dentro intaccherai tutto quello che ti darà la vita, anche l'amore. Bisogna amarsi per amare e se ti ami costruisci il senso profondo della tua vita con cose profonde, E cominci da te stesso. Non è accontentandoti che puoi farlo, neppure lottando per tenerti quello che pensi di avere conquistato. E neppure amando come un malato che lo ingurgita per stare meglio.
Devi cominciare da te stesso.
Devi farlo facendoti trovare da Dio.
Devi farlo accettando quello che c'è in serbo per te...



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