Da dentro a fuori. Il mondo è così, quello che esce è perché l'hai dentro, siano esse cose belle o brutte. E poi ci sono quelle che da fuori entrano, contaminandoti o aggiungendo bellezza.
Questi passaggi sono inevitabili e traspaiono ad occhi attenti mentre tu traspiri di vita e vivi la vita.
Oggi inizia la mia giornata chiedendo la forza di essere. Ogni giorno devi "essere" perché ci sono anche momenti in cui la vita ti dà ma lo fa quasi contemporaneamente al tuo dare. Se basti a te stesso sei nudo e cieco e morto.
Lo vedi come gli entusiasmi per mezzo dei quali parti in quarta, tanto spesso si tramutano in voli che rasentato appena appena il suolo e non decollano mai?
Ti lasci andare appena appena per qualche motivo e poi cadi a picco nel baratro della normalità. Perché forse ancora non hai capito che in certi momenti non vediamo la realtà, non sappiamo soppesarla. Siamo bisognosi, e ci sono situazioni che ci fanno stare bene ma non è detto che siano quelle che poi cresceranno, anzi. Io ho imparato ad accogliere e ascoltare, ascoltandomi.
Il problema di tutto è l'autenticità. Se quello che si vive lo è allora risplende ogni giorno di più, se è qualcosa di voluto e in qualche modo creato dalle proprie carenze o bisogni, perde smalto. Era solo il riflesso dei nostri desideri. E non è detto che quello che in momento vediamo bello resti tale. Anzi, la bellezza, davvero appartiene a quell'invisibile che cresce nascostamente fino a risplendere. Perché ci sono bellezze che sfioriscono in un giorno appena si fanno, lentamente, scoprire. Sono tutto lì. Niente di che. In un attimo vengono consumate e diventano polvere.
Ho sempre pensato che sia il tempo a decidere ogni cosa.
L'ho imparato a mie spese. Eppure oggi che ho capito bene, il tempo è il mio migliore alleato!
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