Leggo ancora qualcosa di lei, ma invece di simpatizzare trovo tutto sempre più sgradevole, e i giochi di parole, se dapprima appaiono affascinanti, alla fine diventano inconsistenti.
Ti ci perdi in quella giostra o giungla insignificante di gorgoglii e di di giri a vuoto.
Le cose belle e vere sono semplici. Hanno profondità e spessore, sono assimilabili, ti accrescono dentro. sempre.
Mi rendo conto che la cosa più difficile è avere senso compiuto nel tempo.
E nel tempo intensificare, stupire, affascinare senza usare le parole come dadi, ma facendole ruotare, davvero ma davvero, nel cuore...col cuore...
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